In questi giorni Legambiente Arcipelago Toscano ha ricevuto ripetute segnalazioni da parte di cittadini di Marciana Marina e turisti di diversi episodi di sversamenti di idrocarburi nel porto di Marciana Marina, in particolare nell’area tra la Torre, il distributore di Carburanti e il primo molo di fronte alla gelateria dove insistono diverse concessioni per ormeggio di natanti.
In particolare, il giorno 1 agosto, la presenza di idrocarburi in superficie e il pungente loro pungente odore sono stati abbastanza consistenti e successivamente nell’area sono state poste delle pezze assorbenti che non hanno certo risolto il problema.
Visto che sostanze di questo tipo, anche in minima quantità, hanno la capacità di inquinare vaste aree e di danneggiare le biocenosi e che si tratta di materiali considerati cancerogeni per inalazione dall’Organizzazione mondiale della sanità e ai quali quindi non dovrebbero essere esposti i lavoratori portuali o chi transita nell’area, Legambiente a Scritto al Sindaco di Marciana Marina e alla Capitaneria di Porto di Portoferraio per chiedere: «Quale sia la causa di questi ricorrenti episodi di inquinamento; Cosa si intende fare per assicurare che non si ripetano più e per difendere la salute del mare e di chi lavora all’interno dell’area portuale».
Inoltre, il Cigno Verde isolano, visto che il Comando Generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera risulta tra i sostenitori delle Bandiera Blu concesse dalla Foundation for Environmental Education (FEE) e della quale si fregia per l’"Approdo Turistico" il Comune di Marciana Marina, anche alla luce di quanto accaduto e della situazione del porto, chiede a Comune e Capitaneria se «come prevedono i Criteri internazionali per la concessione delle Bandiere Blu FEE (http://www.bandierablu.org/common/criteri.asp?tipo=approdo), l’"Approdo turistico" di Marciana Marina risponda a tutti i requisiti per ottenere e mantenere la Bandiera Blu "indicati con la lettera I (imperativi) e possibilmente al maggior numero dei requisiti indicati con la lettera G (guida)" e in particolare quelli I (imperativi) più attinenti al caso segnalato»-
Legembiente ne cita alcuni:
EDUCAZIONE AMBIENTALE E INFORMAZIONE: 1. Informazioni relative a ecosistemi e a fenomeni ambientali rilevanti a livello locale devono essere disponibili per gli utenti dell’approdo (I)
GESTIONE AMBIENTALE: 9. L’approdo deve essere dotato di un documento di politica ambientale e di un piano ambientale. Il piano deve includere i seguenti argomenti: gestione dell’acqua, rifiuti, consumo di energia, salute e sicurezza, uso di prodotti ecologici, dove possibile (I) 10. Le aree sensibili vicino ad un approdo Bandiera Blu devono avere una gestione speciale per garantire la conservazione e la biodiversità degli ecosistemi marini (I) 16. Tutti gli edifici e le attrezzature devono essere mantenuti in buono stato e a norma rispetto alla legislazione nazionale. L’approdo deve essere ben integrato con l’ambiente circostante naturale e costruito (I) 18. Se l’approdo ha un’area attrezzata per le riparazioni o la pulizia delle imbarcazioni, nessun tipo di inquinamento deve essere riversato nel sistema di acque di scarico, nel territorio e nelle acque facenti parte dell’approdo o nelle aree naturali circostanti (I)
SERVIZI E SICUREZZA: 31 L’approdo deve predisporre un piano di emergenza in caso di inquinamento, di incendio o per altri tipi di incidenti (I) 32. Informazioni e precauzioni di sicurezza devono essere affisse nell’approdo (I)
QUALITA’ DELLE ACQUE: 36. L’acqua dell’approdo deve essere visibilmente pulita, senza alcuna prova di inquinamento, come chiazze oleose, rifiuti galleggianti, scarichi o altre tracce evidenti di inquinamento (I).
Legambiente Arcipelago Toscano