Da alcune ore è stata pubblicata la Carta delle aree dove potrebbero essere stoccati i rifiuti radioattivi italiani. Interessati anche due comuni toscani: Pienza e Campagnatico. In totale sono 67 le aree potenzialmente idonee, raggruppate in cinque grandi zone: Piemonte (8 siti), Toscana e Lazio (24), Basilicata e Puglia (17), Sardegna (14) e Sicilia (4).
Prende il via un percorso di consultazione pubblica che si concluderà con la scelta definitiva. Poi, con un costo di 900 milioni di euro (che dovrebbero essere recuperati sulle fatture del consumo elettrico), si provvederà allo stoccaggio "in sicurezza" di oltre 90 mila metri cubi di rifiuti (78 a bassa e media intensità e 17 ad alta, di cui 400 metri cubi al altissima pericolosità).
I siti sono stati individuati secondo criteri di sicurezza e di rispetto paesaggistico stabiliti cinque anni fa. Vengono inoltre elencate le caratteristiche della realizzazione del Deposito nazionale e del Parco tecnologico, che verrà realizzato in quattro anni dopo la definizione della localizzazione.
Per il documento e la consultazione www.depositonazionale.it
Nunzio Marotti