Il 14 luglio 2021 è stato presentato il rapporto del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2021”, che fornisce il quadro aggiornato dei processi di trasformazione della copertura del suolo in Italia, permettendo così di valutare l’impatto del consumo di suolo sul paesaggio e sui servizi ecosistemici.
Il monitoraggio del consumo di suolo avviene sotto la responsabilità del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, attraverso una specifica rete di referenti che coinvolge Ispra e le Agenzie per la protezione dell’ambiente delle Regioni e delle Province Autonome, tra cui ARPAT.
Quale è dunque la situazione che emerge dal Rapporto per quanto riguarda la nostra Regione?
In termini assoluti, in Toscana risultano consumati 141.722 ettari di suolo al 2020, il 6,17% del territorio regionale, dato che si pone al di sotto della media nazionale, come è possibile vedere dal grafico che segue. Al 2019 gli ettari di suolo consumato erano 141.440 e la percentuale del 6,15.
I valori percentuali più elevati del suolo consumato sono nelle province di Prato (14,23%), Pistoia (10,22%) e Livorno (10,02%). I primi tre comuni in termini di percentuale di superficie artificiale rispetto ai confini amministrativi sono invece Forte dei Marmi con una percentuale del 46,1, Firenze 41,9 e Viareggio 38,5.
L'incremento rispetto al precedente anno è di 214 ettari (nel 2019 era stato di 230), un incremento percentuale di 0,15% (0,16% nel 2019), a fronte di una media nazionale di 0,24%. Gli incrementi maggiori, indicati dal consumo di suolo netto in ettari dell’ultimo anno, sono avvenuti nelle province di Pisa con +46 ettari e Firenze con +41.
Il dato relativo al capoluogo, come si può vedere dal grafico a seguire, è posizionato leggermente al di sotto della media nazionale.
La densità dei cambiamenti netti del 2020, ovvero il consumo di suolo rapportato alla superficie territoriale, rende evidente il peso della provincia di Prato che consuma 4,67 m2 ogni ettaro di territorio, contro una media regionale di 0,93 e nazionale di 1,72. Firenze, con un incremento di superficie artificiale di 16,46 ettari, è il Comune toscano che più ha trasformato il suo territorio, seguito da Montemurlo (PO) con 11,12.
La figura che segue rappresenta la copertura del suolo toscano e fa riferimento al seguente sistema di classificazione:
- superfici abiotiche non vegetate, distinte in superfici artificiali e superfici naturali (non vegetate);
- superfici vegetate, distinte in vegetazione arborea, vegetazione arbustiva e vegetazione erbacea;
- corpi idrici, distinti in corpi idrici permanenti e ghiacci e nevi perenni;
zone umide.
Per approfondimenti: Rapporto SNPA “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2021”