Caro Sergio,
premetto che non ho più né l'età né la voglia per tornare a combattere una battaglia (peraltro brillantemente vinta, visto che dopo la mia crociata quasi solitaria, con conseguente enorme raccolta firme, di 14 anni fa tutto è stato bloccato..) che lascio volentieri a forze fresche, insieme all'eredità di decine di documenti e argomentazioni mai smentite.
Dopo aver letto la divertente narrativa dell' Esimio Sig. Frangioni, non posso però non far notare che:
- le AMP combattono i cambiamenti climatici come la clorochina combatte il Covid;
- Ischia e Capri sono dei "gioiellini" come te sei Brad Pitt (non ho detto "io" perché ci assomiglio di più..): la prima è fra le isole più cementificate al mondo, con una densità abitativa 9 volte l'Elba, un posticino dove perfino la caserma del CFS è stata edificata abusivamente sradicando un bosco (ops.. come non detto: tutti assolti...) la seconda, un'isoletta con migliaia di turisti mordi e fuggi, coi fondali inondati di rottami e pattume e dove perfino i faraglioni sono stati quasi barati dai ladri di Datteri...
- L'AMP di Ischia non ha migliorato niente: migliaia di barche sottocosta, pesca abusiva, ancoraggio selvaggio. Salvo creare come da prassi qualche posto di lavoro per i soliti burocrati addetti a rilasciare permessi e permessini dietro pagamento di quattro lire tanto per rompere i coglioni a residenti e turisti: naturalmente senza alcun beneficio, perché resta la regola idiota che in zona B un professionista residente può tranquillamente calare le reti, mentre il nipote fiorentino di un residente non può pescare due perchie a bolentino...
- L'AMP di Capri, semplicemente non esiste. Sempre rapidi al Ministero, eh?
- Apoteosi: no alle funzionali, efficienti, perfettamente in equilibrio fra tutela e fruizione "aree di protezione biologica" tipo Scoglietto, e si alle fallimentari, burocratiche, inefficienti AMP.
Evvabbé, giusto che ognuno esprima la sua idea, soprattutto se ne ha le competenze.
Con un cordiale saluto al Sig. Frangioni, col, quale, giuro, mai mi metterò a discutere di pattume.
Yuri Tiberto