Caro Sergio approfitterei della tua disponibilità' per lanciare un messaggio ai responsabili del GAT:
" Cari responsabili del GAT, gestori delle tasse d'imbarco di turisti e non residenti all'Isola d'Elba, vorrei cortesemente sottoporvi un paio di proposte sul come utilizzare una parte dei tanti soldini raccolti quest'estate, A NOME DI TUTTI NOI:
Proposta nr 1)
Nelle case delle famiglie italiane quando gli ospiti se ne vanno si fa la pulizia della casa: si spazzano le briciole, si ripuliscono i bagni, si toglie la polvere sotto i letti.. Ebbene, centinaia di migliaia di graditi ospiti son venuti e quasi tutti son tornati a casa loro. Purtroppo taluni di essi ci hanno lasciato non piacevoli ricordi: tanta brutta plastica ai lati delle strade, nei fossi e nelle piazzole dedicate ai selfies.
In aggiunta proprietari di case insofferenti alle disposizioni ESA e qualche partita IVA che non ama pagare un po' di euro a difesa dell'ambiente amano abbandonare rifiuti e calcinacci a destra e a manca. Vogliamo dunque dedicare risorse e braccia ad una meticolosa raccolta ad esclusivo beneficio degli occhi nostri e dei turisti che verranno?
Proposta nr 2
E' sotto gli occhi di tutti il boom che sta vivendo il cicloturismo in Italia e non solo. Frotte di giovani e meno giovani in sella a mountain bike, pedalata assistita o emuli di Coppi si inerpicano per le nostre strade e i nostri sentieri. Tanti sono stranieri ma non mancano e sono in crescita i connazionali. Mi par di ricordare come il principale sforzo dei promotori del turismo elbano fosse sempre stato quello di destagionalizzare la domanda. Ebbene quale migliore opportunita' di investire un po' dei famosi suddetti soldini per qualche metro di pista ciclabile? Senza pensare ai soliti mega progetti che nel nostro Pase servono solo per poi non combinar nulla perche' non iniziare a fare un percorso ciclabile ai lati di quelle poche strade che si svolgono in pianura? La piana di S.Giovanni in primis mi permetterei di suggerire. Chi di voi non e' rimasto in coda con la propria auto dietro a file di ciclisti talvolta zigzaganti a loro esclusivo rischio e pericolo? Il nastro asfaltato che da Carpani va al curvone delle Grotte non ha bisogno di abbattere i maestosi pini per fare un metro di pista ai lati della strada: basterebbe coprire i fossi con tubi di cemento, espropriare un po' (poco) di terreno e ovviamente in alcuni punti prevedere un ritorno obbligato sulla provinciale dove si incontrano edifici a bordo strada. Non sara' una soluzione perfetta ma certamente una oggettiva miglioria.
Le due proposte suesposte consentirebbero al GAT di avere finalmente qualcosa di concreto da pubblicizzare sui media a difesa del famoso Ambiente, sulla bocca di tutti ma non certo nel cuore (e nella tasca..)"
Ivo Bandi