Anche noi, come Gruppo di San Rossore, in queste settimane siamo intervenuti più volte soprattutto su aspetti vecchi e nuovi sollecitati da eventi nazionali, come le ultime elezioni, ma anche da altre numerose vicende locali e regionali che ci hanno posto o riproposto problemi sempre più frequentemente all’ordine del giorno della Comunità Europea e di organismi mondiali.
Per passare alle esemplificazioni c’è solo l’imbarazzo della scelta. Imbarazzo derivante dall’accomunarsi di problemi con i quali abbiamo fin troppa dimestichezza e questioni nuove con le quali al contrario proviamo non poche difficolta. Penso al riscaldamento globale con le conseguenze persino imbarazzanti; scioglimento dei ghiacciai al polo come sulle alpi, crescita dei livelli marini, gli inquinamenti e le erosioni costiere crescenti. E poi i boschi alle prese con incendi e infezioni. Non parliamo dei fiumi che allagano città e paesi, come sta avvenendo in queste ore in Sicilia.
Dobbiamo fermarci per passare ora a cosa possiamo e dobbiamo fare e chi deve farlo e come per impedire questi incombenti disastri.
Forse è bene partire dai parchi e dalle aree protette i cui territori avevamo pensato di poter tutelare più efficacemente con leggi e norne che ci erano costate un fatica politica e istituzionale enorme, con il coinvolgimento di tutte le istituzioni: Stato, Regioni, Province e Comuni. La loro indispensabile collaborazione non è stata, come sappiamo, né semplice né facile ma si è poi complicata quando si è messo mano, ad esempio, al colpevole ridimensionamento del ruolo delle province che hanno reso non solo più difficile ma anche più debole la programmazione comunale. Della ripresa di un ruolo reale delle Province si è tornati finalmente a discutere in base alle recenti decisioni del parlamento, purtroppo finora con scarsi risultati. Tant’è vero che come ho visto a Firenze, aver riaffidato un ruolo sui piani di bacino ha riacceso le polemiche.
Venendo ora ai parchi ciò che più sorprende è che anche in Toscana, come in tutto il paese ritroviamo, spesso gli stessi parchi alle prese con gli stessi guai.
Mi sembra che basti a farci capire che a noi come ad altre Regioni anche per i parchi serve e urge
un impegno regionale che manca.
A suo tempo parlammo di Conferenza Regionale per i parchi le Aree Protette di cui si sono perse le tracce.
Potremmo riprovarci?
Renzo Moschini