In merito al piano strutturale intercomunale Marciana/Marciana Marina, Legambiente ha ampiamente chiarito la gravità delle scelte operate! Ma vale la pena insistere sul principio di fondo delle scelte urbanistiche pericolose a cui le Amministrazioni Comunali, e non certo solo quelle Elbane, ancora non vogliono sottrarsi.
Il continuo consumo di suolo per nuove costruzioni + relative strade + parcheggi aggrava lo squilibrio ambientale: con la realizzazione di nuove costruzioni si incrementa la impermeabilizzazione del suolo e quindi i problemi di smaltimento di acque + l'aumento dei consumi di tutti i tipi e dunque l'aumento temperature.... , e si ottiene la contemporanea riduzione del verde (che ci fornisce ossigeno e assorbe CO2) e della fauna essenziale per i cicli biologici. A livello mondiale studi scientifici e movimenti popolari e centri politici chiedono in generale di fermare i fenomeni distruttivi che interessano il Pianeta, primo fra tutti la cementificazione del suolo, mentre la risposta degli Enti locali è continuare a danneggiare il territorio, consumando il sempre più scarso suolo libero!
Si privilegiano nell'immediato gli interessi di pochi (certo sono loro elettori!) invece di preoccuparsi della sopravvivenza delle generazioni future. Nel caso dei Comuni Elbani il consumo del suolo rappresenta poi la distruzione di una risorsa fondamentale per l'economia locale, il paesaggio naturale, ed è dunque particolarmente dissennato.
E' necessario che le Amministrazioni Comunali diano prova di saggezza politica: il trend della popolazione, l'andamento delle attività economiche, le entrate valutarie dei Comuni possono tranquillamente proseguire con interventi di sola rigenerazione del territorio già antropizzato!
Arch. Piero Baracchi, appassionato dell'Elba