In riferimento all'articolo di Mancuso sulle navi da crociera vorrei dire anche io la mia.
Forse non tutti sanno che le navi da crociera circolanti nelle acque europee inquinano 20 volte di più di tutte le auto che percorrono le strade dell’Ue.
Secondo lo studio di T&E infatti le 203 grandi navi passeggeri che hanno solcato i mari territoriali europei nel 2017 avrebbero immesso nell’atmosfera 62 mila tonnellate di ossidi di zolfo, 155 mila tonnellate di ossidi di azoto, 10 mila tonnellate di polveri sottili e più di 10 milioni di tonnellate di CO2 (pari a quella emessa da Lettonia, Lussemburgo e Cipro insieme). Particolarmente impressionante la stima degli ossidi di zolfo (SOx) risultata 20 volte superiore a quella emessa dall’intero comparto automobilistico circolante lo stesso anno nell’Unione europea (circa 260 milioni di veicoli).
È anche bene sapere che parte delle emissioni delle navi da crociera avviene nei porti, ovvero a ridosso centri abitati, dove le imbarcazioni restano ancorate con i motori accessi, necessari a far funzionare i servizi di bordo per i passeggeri.
Se poi aggiungiamo che il crocierista medio dorme a bordo, mangia a bordo e soprattutto acquista a bordo (perché più conveniente visto che non deve pagare l'Iva), non si capisce davvero quale vantaggio economico possa esserci nell'incentivare tale settore.
Io dico che quando ci sono tutti questi svantaggi, ed al massimo tali turisti se ne rivanno via dopo aver acquistato un paio di souvenir calamita da un'euro da attaccare al frigorifero, il risultato non vale davvero la candela.
E poi cortesemente io dico davvero Basta con questa storia dell'ideologia che ci sarebbe nel contrastare tali forme di sviluppo quando ogni giorno si parla (e giustamente sottolinerei ) di cambiamento climatico e delle sue relative conseguenze che già sono sotto i nostri occhi .
Qui noto con dispiacere che ancora si fanno orecchie da mercante quando si guarda al proprio orticello, basta davvero non se ne può più di sentire cose del genere o si volta pagina tutti insieme, oppure non ci sarà futuro per nessuno.
Marco Cesareo