Egregio Direttore,
mi rifaccio vivo dopo un po’ di tempo per alcune riflessioni alle quali spero Lei vorrà dare un contributo di saggezza.
Dopo aver letto l’intemerata dell’Assessora all’Ambiente del Comune di Capoliveri contro il dissalatore, con i suoi arditi paragoni e ricostruzioni e le invettive contro l’Universo Mondo, mi sono reso conto che l’Assessora si era scordata di citare la ducia Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia che, qualche giorno fa sul Corriere della Sera (mica Elbareport, con tutto il rispetto) ha scritto: «Ma c’è anche un’altra tecnologia che ha fatto passi da gigante negli ultimi anni e che dovrebbe essere maggiormente sviluppata in Italia: la desalinizzazione del mare, anche per produrre acqua potabile. Il riscaldamento globale, le caratteristiche morfologiche della nostra penisola e le buone prassi osservate in tante nazioni ci impongono di puntare forte su questa tecnologia. Purtroppo il governo sembra di tutt’altro avviso. Nella cosiddetta “legge salva mare”, ha persino posto una serie di ostacoli burocratici che rendono ancora più lungo e tortuoso l’iter autorizzativo per i dissalatori. Un autogoal senza alcuna ragione ambientalista, né logica di sviluppo. Oggi abbiamo bisogno di far partire tutto e velocemente e di operare vere semplificazioni normative e burocratiche».
Della serie se non puoi attaccare il tuo pesce grosso capobranco, attacca il cigno piccolo.
E che in questi giorni di campagna elettorale ci sia molto di non detto e non dicibile, lo si scopre bene anche leggendo le posizioni delle forze politiche da Lei pubblicate sul rigassificatore, degne di un camaleonte o di un Kamasutra politico.
Premesso che noi Tiri Fissi siamo contrari al rigassificatore, bisogna però dire che finora non risulta che sia mai esploso un rigasssificatore causando quel disastro stile nucleare che in molti paventano a Piombino. Sono invece esplose un paio di centrali nucleari (Chernobyl e Fukushima Daiichi) e altre hanno subito guasti e danneggiamenti che hanno causato radiazioni e malattie. Eppure chi a destra è contrario alla bomba atomica piombinese prossima ventura sembra aver accolto con applausi a scena aperta l’annuncio inverosimile di Salvini che l’Italia entro 7 anni costruirà la prima centrale nucleare, comprandola presumibilmente dalla Francia dove per costruire la stessa centrale nucleare ci sono voluti 15 anni – e non hanno ancora finito – e più del doppio dei soldi che erano stati preventivati.
Salvini, bontà sua, dopo aver ignorato che gli italiani hanno detto no al nucleare con ben due referendum, ha detto che il posto dove fare la nuova centrale nucleare che risolverà miracolosamente tutti i problemi energetici italiani lo sceglierà la gente. Il populismo è così: tanto Salvini sa che la centrale nucleare non si farà mai e che la gente – anche in un posto che votasse al 99% per lui - quando dovrà scegliere se accettare una centrale sotto casa dirà no, con la Lega ex nord in piazza a dire no alla morte atomica.
Ma c’è un problema che forse, visto il suo ruolo, dovrebbe interessare anche l’assessora capoliverese: se uno dà un’occhiata alla mappa dei siti idonei per costruire le nuove centrali nucleari che tutta la destra italiana costruirà a tempo di record si accorge che, in base alle normative europee, i siti sono pochissimi e che tra questi ci sono l’Elba e Pianosa, dove diversi anni fa a qualcuno – guarda un po’- venne proprio l’idea di fare una bella centralona nucleare. Non molti anni fa venne fuori l’ipotesi di Calamita come sito idoeneo per fare il deposito nazionale delle scorie nucleari. La situazione si fa imbarazzante.
Sì, perché la destra vuole i dissalatori ovunque meno che all’Elba, i rigassificatori ovunque meno che a Piombino e le centrali nucleari ovunque si può, in tempo record, 7 anni (addio vincoli ambientali e valutazioni di impatto ambientale, come per il dissalatore).
Eppure molti di coloro che oggi tuonano contro il dissalatore e il rigassificatore (la centrale nucleare per ora no, fino a che Salvini non dirà che la vuole fare all’Elba) il 25 settembre si metteranno in fila per votare per Partiti che sono per i dissalatori, i rigassificatori e le centrali nucleari e che lo dicono nei comizi e lo scrivono nei loro programmi. Anche se va detto che le centrali nucleari in mare scaricano Trizio radioattivo, mica salamoia o cloro.
Il suo infedelissimo
Tiro Fisso I°
Che dirle? al cospetto di una classe politica così sgangherata da risultare incapace di esprimere un giudizio coerente che sia uno su grandi questioni, dall'Elba a Piombino, da Firenze a Roma, di fronte a una banda di scappati di casa ignari di tutto (quando non proprio ignoranti come la capra dello Scaglieri), che si ostinano a padroneggiare i nostri destini, autodefinendosi amministratori e politici, esercitare non diciamo la saggezza, ma anche solo il buon senso, è ardua impresa. Cascherebbero a terra le braccia e probabilmente anche le palle perfino a Salomone.