L’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr – Ismar) ha reso noto che «A Giannutri è stato scoperto e mappato un accumulo di plastica a 15 metri di profondità nei fondali marini. Ad oggi si è appena conclusa la campagna di monitoraggio fotografico, geofisico e visuale nell’area, per quantificare il numero delle bottiglie accumulate e per organizzare un successivo recupero e smaltimento».
I ricercatori ricordano che «Numerosi studi e ricerche negli ultimi anni hanno portato alla luce la problematica dei rifiuti marini galleggianti o spiaggiati, anche se gli accumuli sui fondali come il ritrovamento di un sommozzatore biologo a Giannutri rimangono tutt’ora poco conosciuti».
Il progetto grazie al quale questo ritrovamento verrà analizzato e rimosso dall’ecosistema vede la collaborazione della Società Ambienti magri, INGVambiente, CNR-ISMAR, IFC Istituto di Fisiologia Clinica del CNR, Università degli Studi di Firenze e del CNeS (Centro nautico e sommozzatori della Polizia di Stato).