Dissalatore Capoliveri (FDI): “Un’opera impattante con ricadute negative sul tessuto economico e turistico”
“Sono anni che va avanti il ‘tira e molla’, tra il comune di Capoliveri, la Regione Toscana, la società proponente e altri Enti, con i mezzo i pareri negativi del Parco Nazionale dell’Arcipelago e non solo, per un’opera come quella della costruzione del dissalatore in località Mola e le opere a mare che dovrebbero interessare la piccola e incontaminata spiaggia di Lido di Capoliveri all’Isola d’Elba”, afferma il deputato e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, On.le Fabrizio Rossi.
“Un territorio, quello della pianura di Mola e della spiaggia di Lido di Capoliveri, - commenta Rossi – con numerosi insediamenti abitativi ed a forte impatto ambientalistico, nonché turistico. In special modo la spiaggia di Lido che non ha sicuramente, lo si vede anche a vista d’occhio, dimensioni ed arenile sufficienti per consentire un eventuale posizionamento di una camera di pompaggio per il dissalatore dell'acqua marina e dello scarico della salamoia. Una spiaggia piccola e stretta a configurazione prettamente turistica, tra le più importanti di quel territorio”.
“A conferma dello scarso approfondimento del progetto nel suo insieme, - prosegue il deputato di Fratelli d’Italia – si rileva attualmente che non vi è una strada di accesso fruibile per i mezzi pesanti. Quindi, per eventualmente installare un cantiere, verrebbe letteralmente spazzato via il piccolo arenile per far posto alla strada, stravolgendo l’ambiente circostante e azzerando contestualmente di fatto la possibilità di fruizione di quell’angolo di paradiso da parte dei turisti. Le attività economiche si vedrebbero costrette a chiudere le loro attività”.
“Quindi, - sostiene Rossi - oltre al danno ambientale che comporterebbe un’opera simile, anche la beffa economica per balneari e operatori turistici, senza poi contare che il posizionamento di un cantiere collocato direttamente sull'arenile ne ridurrebbe l’utilizzo e potrebbe causare rischi idrogeologici dovuti ad allagamenti per le mareggiate per le avverse condizioni meteorologiche e marine, come del resto è accaduto alcune settimane fa proprio all’Elba, che hanno distrutto parte dell'arenile è creato un dissesto di notevoli dimensioni”.
“Per non parlare poi dell’impatto ambientale che l’opera avrebbe su quel territorio, - va avanti l’On.le Rossi – dove potrebbero essere scaricate anche sostanze chimiche in maniera continuativa, i cui effetti non è dato sapere. Sull’intero Golfo proprio a causa della sua conformazione e dell’andamento circolare delle correnti, tra l’altro più volte evidenziato da studi effettuati, vi è il rischio di uno scarso ricambio delle acque volto ad evitare che la salamoia derivante dal processo di potabilizzazione, danneggia la flora e la fauna protette presenti nel mare antistante. Quindi con il rischio di danneggiamento o estinzione di alcune specie marine, come la Pinna Nobilis, o la prateria di Posidonia di sei ettari che è davanti al piccolo golfo”.
“Insomma, si comprende benissimo come la realizzazione di un impianto di dissalazione, non porterebbe alcun beneficio economico e neppure una soluzione valida per l'autonomia idrica dell'isola d'Elba, ma solo danni di varia natura a tutta l’Isola”, conclude Fabrizio Rossi, Deputato Fratelli d’Italia.
Un impianto di sollevamento da non costruire sulla spiaggia del Lido di Capoliveri - Marcello Meneghin
Segnalo ora l’incongruenza tecnico-turistica-economica di costruire sulla piccola spiaggia del Lido di Capoliveri un impianto di sollevamento specificando come quell’impianto di sollevamento potrebbe benissimo essere spostato in aderenza all’impianto di dissalazione in quanto la quota altimetrica del suolo locale consentirebbe di far arrivare direttamente lí l’acqua del mare con notevoli benefici prima di tutto nel rispettare in toto la spiaggia citata ed inoltre nell’unificare l’intero impianto di trattamento di Mola in unica posizione con gli evidenti vataggi di esercizio.
Io ho più volte riportato su Elbarepor la dimostrazione tecnica completa del profilo longitufinale della condotta di collegamenti con lo spostamento in prossimità del dissalatore del citato impianto di sollevamento.
Segnalo quanto pubblicato da Elbareport il 20 Ottobre 2021 a mia firma: MENEGHIN: UNA ALTERNATIVA VALIDA, MA IGNORATA, AL DISSALATORE DI MOLA