Egregio Direttore,
qualche giorno fa leggevo di una indagine di Legambiente sulla raccolta differenziata nei comuni in aree a Parco Nazionale e notavo con una certa soddisfazione che l’Arcipelago Toscano è tra le poche aree virtuose. Sono quindi andato a leggermi i dati ISPRA del comune di Portoferraio e ho visto che dal 2018 supera stabilmente il 70%. I numeri quindi sono buoni, anzi più che buoni.
Però vorrei far notare che sono solo i numeri di quanto viene raccolto. Ma quanto materiale viene disperso e non raccolto? E non parlo di qualche deficiente che abbandona rifiuti in giro; parlo di quei rifiuti diligentemente posti dai cittadini dove previsto e che vengono aggrediti e sparpagliati ovunque da gabbiani e cinghiali (a seconda dei luoghi).
Io che ho l’abitudine di vivere spesso Portoferraio la mattina molto presto, in una ordinaria mattina come oggi, vedo quanto qui di seguito riportato nelle foto. Oggi 31 gennaio, c’era la raccolta della plastica. E se dopo questo spettacolo nelle foto si alzasse il vento? Dove finirebbe tutta la plastica? Sicuramente nell’ambiente, in mare e fuori dai conteggi dell’ESA e dell’ISPRA.
Ho sinceramente nel cuore gli operatori dell’ESA costretti a raccogliere tutto quanto in giro e penso che a fare questo lavoro ci dovremmo mandare i dirigenti ESA che in tanti anni non sono riusciti a creare un sistema migliore di questo che già quando funziona bene, e i gabbiani hanno altro da fare, non regala certo un bel senso estetico, con tutte le buste in giro per il paese.
Buon porta a porta a tutti.
DirittoRovescio