Questa è una storia a lieto fine nella quale scienza e fede si parlano e si riconoscono, nel segno di Papa Francesco e del rispetto amorevole del Creato, verrebbe da dire.
Infatti, il 26 marzo Nicola Baccetti, responsabile Area BIO-EPD dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) ha inviato un’email a Don Sergio Trespi, della Parrocchia della Natività di Portoferraio, nella quale si legge: Reverendo Padre, mi permetto di disturbarLa per segnalare un problema di conservazione ambientale recentemente rappresentatomi, che potrebbe essere (involontariamente) causato dalle strutture del Duomo di Portoferraio. Sono stati segnalati nell’area retrostante la chiesa decessi o ritrovamenti di soggetti in difficoltà, appartenenti a specie minacciate di uccelli marini per la cui conservazione si stanno dedicando da anni, grazie anche al Parco Nazionale, ingenti risorse pubbliche. Il problema è dovuto all’attrazione notturna da parte di fonti di luce artificiale, di individui che si trovano a passare in volo sul mare. Il fatto che nella zona non vi sia un’illuminazione stradale differente rispetto al resto della città fa sorgere il sospetto che la responsabilità sia da ricercare nelle luci verdi accese sulle finestrelle della torre campanaria. Non si ha alcuna certezza al riguardo, ma giungere a una conferma sperimentale costerebbe sicuramente molto di più che cambiare direttamente le lampade con altre meno potenti e di colore giallo-arancio, innocue per la fauna (nonché sin d’ora spengere quelle esistenti, se non strettamente necessarie). L’intervento potrebbe, per inciso, essere benefico per il contenimento delle coppie invasive di gabbiano reale che da anni nidificano sul tetto, creando danni alla copertura e fastidio per i residenti e per l’attiguo storico albergo. Sono certo che i colleghi del Parco Nazionale, che leggono in cc., condivideranno quanto sopra e potranno venire in aiuto, qualora vi siano costi particolari da affrontare. Confidando che la Sua sensibilità nei confronti di queste tematiche sia in linea con quella sempre dimostrata dal Santo Padre, Le invio anticipati ringraziamenti e auguri per le prossime festività pasquali».
Prontissima la risposta di Don Sergio Trespi che il 27 marzo ha scritto: «Buongiorno Dott. Baccetti, La ringrazio per Sua segnalazione e garantisco la totale disponibilità da parte mia e del Duomo di Portoferraio. Purtroppo io sono anziano e mi è difficile salire al campanile. Provvederò a contattare subito l’elettricista per lo spegnimento della luce delle campane».
Baccetti ha commentato: «Lei è un tesoro! Mai ricevuta una risposta così rapida e disponibile in vita mia… La ringrazio tantissimo e la saluto».
La scienza e la natura chiamano e la Chiesa risponde, con una collaborazione spontanea, semplice, normale, generosa, che ha altre priorità e tempi rispetto alla politica che, c’è da giurarlo, di fronte a una cosa come questa avrebbe faticato non solo ad agire ma anche a rispondere.
da greenreport.it