Ho letto molti articoli riguardanti le comunità energetiche all'Elba, in breve si tratta della sostituzione di singole unità che oggi si dotano di sistemi individuali per la produzione di energia elettrica di tipo rinnovabile atta ad alimentare i propri servizi, sostituzione, dicevo, con l'assieme di molteplici produttori di tale energia in modo da costituire delle comunità in grado di organizzare il servizio degli associati in maniera razionale ed economica.
Stiamo parlando indubbiamente di un grande passo in avanti in quella che è chiamata transizione energetica destinata a migliorare notevolmente il servizio elettricità in tutta Italia oggi gravato da spese consistenti e soprattutto con il rischio di insufficienza di energia rispetto ai futuri fabbisogni.
Ho letto molti degli articoli apparsi sull'argomento che illustrano bene le soluzioni possibili ed i notevoli vantaggi che ne possono derivare.
Devo però rilevare, come accade sovente quando si discute di servizi importanti, di tanti servizi singoli senza nemmeno fissare in linea di massima che tutte le varie comunità elbane, per ottenere in futuro dei risultati veri, devono essere visti come un sistema a rete che colleghi tutte le comunità elettriche elbane tra di loro in modo da costituire in futuro anche lontano il risultato di un insieme razionale.
In altre parole ancora una volta viene a mancare totalmente, perché mai nominato in tutto quello che ho letto, ciò che occorrerebbe fare per primo e cioè un progetto generale che oggi si usa chiamare progetto preliminare nel quale venga proposto l'insieme coordinato di tutte le comunità elettriche che potranno sorgere all'Elba. In principio sarà un progetto forse irrealizzabile, forse soltanto futuribile ed azzardato per il fatto che oggi mancano elementi di base per poterlo ideare razionalmente però se si partisse con l'idea di un elaborato da aggiornare man mano che la situazione offrirà elementi utili, allora si finirebbe con il costruire veramente quella rete che in futuro si dimostrerà essenziale.
Se non si entra fin dall'inizio nel concetto che non si possono costruire delle comunità singole nel vero senso della parola e cioè lasciate alla privata iniziativa individuale, si finirà come è finito l'acquedotto elbano, come sta finendo il sistema della fognatura elbana tutti servizi campati in aria nei quali si costruiscono laghetti Condotto (primo di altri 20 laghetti di progetto) che non servono a nulla, primi lotti di un desalinizzatore senza sapere se ne sotrgerà anche un secondo o forse un terzo o forse un decimo lotto costruttivo. E' chiaro che in questo modo si brancola nel buio con risultati che non potranno che essere pessimi.
Marcello Meneghin