Nel giro di una settimana verranno inaugurate nei Comuni di Campo e Marciana, dai rispettivi Sindaci, due nuove aree pubbliche per la sosta di autoveicoli.
Come già nel 2020 a Procchio, con il parcheggio a servizio della zona mercatale e della spiaggia, non un albero è stato previsto per mitigare gli effetti 'isola di calore' e per evitare che in piena estate queste zone si trasformino in fornaci roventi con disagi per i cittadini.
Sfuggono francamente i motivi di questa cecità progettuale, non più accettabile in tempi di cambiamento climatico.
Le alberature su strade e parcheggi sono infatti una parte importante del verde urbano che, oltre a contribuire a ossigenare l’aria, sequestrare anidride carbonica, attenuare il riscaldamento climatico, favorire l'assorbimento dell'acqua riducendo il rischio di allagamenti, svolge funzioni fondamentali per la vivibilità, contribuendo al benessere psicologico (la vista del verde induce un effetto distensivo) e fisico regolando il microclima (l’ombreggiamento e l’evapotraspirazione attenuano il riscaldamento dell’asfalto e raffrescano l’aria estiva); le chiome degli alberi, inoltre, filtrano l’aria abbattendo gli inquinanti e attenuano il rumore.
Lo stupore di fronte a scelte pubbliche di questo tipo è grande, poiché sono numerosi gli esempi che dimostrano come sia possibile progettare aree sosta con alberi senza per questo togliere spazio. Ci si augura che almeno l'annunciato nuovo parcheggio di Marciana Marina, per il quale in questi giorni è stata annunciata la conclusione della progettazione, sia stato pensato con una diversa ratio, più attenta ai tempi che viviamo.
CR