Per la settima volta a partire dal 2017, l’isola di Capraia ha accolto – per tre giorni consecutivi - decine di esperti per ragionare insieme alla popolazione locale sulle tante e affascinanti sfide legate alla transizione ecologica.
L’evento, nato su iniziativa spontanea dell’Associazione Chimica Verde Bionet, si è ritagliato nel tempo un ruolo di tutto rispetto nel tracciare percorsi di sviluppo sostenibile che stanno destando un crescente interesse partendo dai confini dell’isola (20 kmq di superficie e meno di 400 residenti) per arrivare alla scala nazionale e europea.
Non è un caso che l’avvio dei lavori di quest’anno sia stato proprio l’annuncio dato da Elisabetta Balzi, Capo Unità “Healthy Seas and Ocean” della Commissione Europea (DG Ricerca e Innovazione), del premio conferito a Capraia Smart Island per le tante iniziative virtuose messe in campo e in mare raccontate in un breve video descrittivo.
Dei tanti slogan che hanno accompagnato l’iniziativa capraiese “per essere blu occorre essere verde” sintetizza molto bene la stretta connessione che c’è sull’isola (come per il nostro Pianeta) tra la terra e il mare, tra il suolo e le acque, l’agricoltura e la pesca.
Non possiamo affrontare i problemi senza un corretto approccio di sistema! Se vogliamo difendere l’ambiente è necessario farlo tutelando anche il tessuto sociale del territorio e le forme di economie ad esso associate. Questo è in estrema sintesi il punto di vista espresso da chi di ecologia se ne occupa attivamente e con cognizione di causa, come Giampiero Sammuri e Maurizio Burlando del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Per queste ragioni l’Ente Parco con il Comune di Capraia Isola e innumerevoli altri esponenti di primo livello del mondo della ricerca, delle imprese e dell’associazionismo di settore dialogano insieme fin dalle prime battute di questa ammirevole iniziativa.
La transizione ecologica non può trascurare temi centrali come l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili, e in questi giorni si è visto quanto le FER possono fare nelle isole minori per contribuire a soddisfare i fabbisogni locali che notoriamente oscillano sensibilmente nel corso dell’anno in relazione ai flussi turistici. Secondo l’ultimo censimento realizzato dal CNR IIA ad oggi le isole minori ottengono dalle FER appena il 3% del loro fabbisogno energetico (Capraia è un’eccezione perché la centrale ENEL a biodiesel certificato sostenibile soddisfa il 100% del consumo elettrico). In tale ottica occorre integrare ad arte il mix di fonti guardando al solare, all’eolico e anche al moto ondoso e alle maree. Sull’energia dal mare sono stati portati esempi interessanti che vanno da installazioni flottanti a basso impatto sui fondali fino a piccoli dispositivi “smorzatori nautici intelligenti” che per esempio possono recuperare energia da dispositivi di riduzione del beccheggio delle imbarcazioni all’ancora.
Altro fronte di applicazione dell’integrazione tecnologica è quello che consente la connessione tra tematiche differenti. In tale ottica si è parlato della questione idrica – tipica delle isole – che Capraia sta fronteggiando egregiamente con il ricorso a sistemi sempre più efficienti per dissalare e potabilizzare le acque del mare, ottenendo possibilmente l’energia di processo proprio dalla valorizzazione delle fonti rinnovabili disponibili localmente. Su questa scia un’azione importante è quella delle CER ovvero la Comunità Energetica Rinnovabile che a Capraia si sta animando attraverso un percorso virtuoso di partecipazione.
Anche il tema dell’agricoltura – ampiamente trattato nella precedente edizione – è stato rilanciato con la descrizione dei progetti di captazione e stoccaggio delle acque piovane da destinare alle colture isolane e anche grazie al sodalizio con Federazione della Meccanizzazione Agricola (Federunacoma) che segue con grande interesse questo contesto come osservatorio privilegiato per la messa a punto di macchine idonee ai terrazzamenti.
Queste e tante altre sfide stanno entrando in modo armonico nell’agenda dei progetti che Capraia (altra buona pratica) ha imparato a mettere a terra e in mare attingendo sia ai bandi del PNRR che ad altre fonti nazionali, avendo captato circa 12,5 MEuro.
L’evento è stato realizzato grazie al contributo di: Parco Nazionale Arcipelago Toscano, CNR IIA, Comune di Capraia Isola, REA Risorse Ambientali, ASA Servizi Ambientali, Federunacoma, MES Marine Engineering Services, OLT Offshore LNG Toscana, Seares.
In conclusione, per dare continuità al percorso virtuoso avvitato a Capraia, il nuovo Sindaco Lorenzo Renzi in carica da poche settimane, ha espresso la volontà di proseguire sulla scia delle iniziative intraprese dalle amministrazioni precedenti dal Sindaco Gaetano Guarente e soprattutto Marida Bessi.