Si è concluso anche il 4° campo di volontariato – il primo per adulti del 2023 - di Vele Spiegate. l’iniziativa di Legambiente e Diversamente Marinai e supportata da Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Fondazione Acqua dell’Elba e con la sponsorship tecnica di Esaom Cesa, Unicoop Tirreno e TragettiLines, e i nostri 8 super volontari sono appena sbarcati e salutano l’Elba lasciandoci questo magnifico pensiero:
10 sconosciuti: 8 volontari, 1 comandante, 1 capocampo. 12 metri di barca a vela. 8 giorni di convivenza 24 ore su 24. Sembrerebbero gli ingredienti perfetti per un completo disastro, e invece si sono rivelati il mix perfetto per il nostro campo #velespiegate2.0!
La settimana all’Isola d’Elba a bordo del Manu è stata, infatti, ricca di esperienze ed emozioni.
Abbiamo iniziato questo campo prendendo confidenza con la vita di bordo, capendo l’importanza della collaborazione e della condivisione reciproca, non solo negli spazi limitati, ma soprattutto nella vita quotidiana e nello svolgere tutti i compiti che la vita in barca prevede.
Quando le condizioni meteo ce lo hanno permesso, abbiamo fatto scuola vela per imparare a portare la barca, alternandoci nel ricoprire i vari ruoli durante la navigazione, grazie agli insegnamenti del capitano Massimo, al suono di “Allora quando vi chiamo, venite tutti correte, fate presto perché chi arriva tardi lo sbrano!”.
Abbiamo svolto anche delle attività in diverse spiagge dell’isola, come il beach-litter, che consiste nella raccolta e catalogazione dei rifiuti spiaggiati, e la divulgazione con volantini ai bagnanti e ai turisti per sensibilizzarli sull’importanza di saper riconoscere e segnalare la presenza di nidi di tartaruga Caretta-Caretta.
Quest’anno, infatti, ne sono già stati ritrovati cinque; speravamo anche noi, con le nostre sveglie all’alba, di trovarne uno nuovo e invece di tartaruga nessuna traccia, ma abbiamo avvistato moltissimi pesci e ben due delfini!
Oltre alle attività in mare, abbiamo esplorato l’entroterra, con i trekking lungo i sentieri e le miniere di Capoliveri, guidati dall’eccezionale Simona, che conosce un aneddoto per ogni luogo dell’isola.
Naturalmente, non sono mancati i momenti di svago e divertimento: quelli che ci hanno aiutato a conoscere meglio l’isola, come lo snorkeling e il trekking, e i nostri compagni di viaggio, come il karaoke con la chitarra, le playlist condivise e le parole crociate di gruppo, rigorosamente a penna!
Ogni pasto è stata occasione di sperimentazione culinaria, per inventarsi prelibate ricette degne di un ristorante da realizzare con gli ingredienti e gli strumenti trovati a bordo. Attorno al tavolo abbiamo condiviso le nostre storie e abbiamo riso molto insieme.
Ci dispiace andare via, ma crediamo che questo e i post precedentemente pubblicati possano essere d’ispirazione per nuovi aspiranti volontari che desiderano mettersi in gioco in un modo molto stimolante di fare volontariato, perché in fondo non è vero che “il caffè è amaro come la vita in barca”.
Alberto (Venezia), Cesare (Modena), Enrico (Modena), Federico (Como), Giulia (Roma), Laura (Mantova), Paola (Trento), Stefania (Milano).