La stagione turistica sta per finire, con le prime piogge gli ultimi turisti lasceranno lo scoglio. Anche quest’anno l’Elba ci ha regalato un’estate splendida, da incorniciare e come succede da tempo, sono tornate a trovarci le nostre amiche tartarughe marine. Gli amici volontari hanno individuato in tempo i nidi che mamma tartaruga aveva nascosto sotto la sabbia e che sono stati messi in sicurezza. Ogni nido è fondamentale per la sopravvivenza della specie.
Secondo la mitologia giapponese esse sono il simbolo della felicità coniugale: una fiaba racconta di un uomo che salvò una tartaruga dalla morte certa. Come ricompensa l’animale gli fece incontrare il Re dell’Oceano, che per ringraziarlo, gli diede in sposa la sua bellissima figlia: lo Spirito delle Acque.
Quando viene trovato un nido di tartarughe si procede a recintarlo con cura e a monitorare fino alla schiusa. Poi, ecco la magia. Improvvisamente, dopo più di 50 giorni, qualcosa si muove sotto la sabbia. È la prima tartarughina che velocemente trotterella sulla sabbia dirigendosi d’istinto verso il mare, la fonte luminosa più forte, dove arriverà con il suo incedere ancestrale fino alle onde, per essere seguita poi dalle altre. Uno spettacolo che la natura ci regala e ci fa rimanere senza fiato, stupiti da tanta bellezza. Se sei in barca e avvisti una tartaruga è certamente un buon segno, ma non lo è del tutto per i pescatori greci. Per loro l’avvistamento di una tartaruga marina è segno di buona o cattiva sorte a seconda che l’animale si presenti da destra o da sinistra dell’imbarcazione.
Tuttavia, all’Elba ogni anno ci sono sempre più volontari per la difesa dei nidi delle tartarughe marine, ma c’è ancora molto da fare per salvare e proteggere questi magnifici animali. Come elbani cerchiamo di farlo al meglio, anno dopo anno con maggiore impegno e dedizione, grazie ai volontari di Legambiente e altre associazioni, perché un domani le tartarughine nate sulle nostre spiagge possano tornare per fare altri nidi.
Buon viaggio tartarughine elbane, ricordatevi di tornare, qui siete al sicuro, vi aspettiamo.
Enzo Sossi