Si è aperta ieri una tre giorni importante se non decisiva per il futuro delle rinnovabili in Italia. Mentre scriviamo è in corso a Roma la riunione degli "Stati generali delle rinnovabili termiche e dell'efficienza energetica", promossi dalle associazioni del settore (hanno aderito anche Greenpeace, Legambiente e Wwf) che presenteranno le proposte di modifica ai decreti legge sulle rinnovabili e sul quinto conto energia fotovoltaico e quelle sulle linee guida per il futuro della generazione distribuita ed efficiente in Italia. Le proposte che scaturiranno dalla riunione odierna verranno inviate a tutte le Regioni, confidando sulla possibilità di ottenere sostanziali modifiche ai decreti proposti dal governo e attualmente all'esame della Conferenza Stato Regioni. In ogni modo, in vista della Conferenza unificata del 10 maggio, il fronte a sostegno delle fonti rinnovabili che spinge affinché venga modificata la versione del Conto energia presentata dal governo, è molto ampio. Hanno fatto sentire la loro voce i comuni che attraverso l'Anci hanno rimarcato la loro netta perplessità per i contenuti dei decreti e i sindacati sono scesi apertamente in campo. Cgil, Cisl e Uil hanno presentato al presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Vasco Errani, un nutrito pacchetto di proposte e richieste oltre a lamentare la mancanza da parte del governo di un dialogo con le parti sociali. Tra le proposte, l'avvio di un programma di formazione professionale sul tema delle energie rinnovabili e dello sviluppo dell'efficienza energetica, l'istituzione di un Piano energetico nazionale, l'organizzazione di una grande Conferenza nazionale sull'Energia per dare certezze al settore su: approvvigionamenti; crescita; autonomia energetica; contenimento e riallineamento dei costi dell'energia alla media europea; rispetto degli impegni ambientali presi a livello europeo. Inoltre è stata chiesta una riduzione meno drastica delle risorse a disposizione del Quinto Conto Energia, e maggiore flessibilità sul meccanismo delle "aste" facendole partire, per il primo anno, almeno da luglio 2013 per non bloccare la messa in opera degli impianti, aspettando che vengano definite le procedure. I sindacati chiedono poi che la soglia delle aste per impianti eolici, idroelettrici e geotermoelettrici venga portata sopra i 50MW. «Le rinnovabili possono continuare a crescere, con meno incentivi ma anche meno burocrazia, dando certezze agli investimenti e premiando gli interventi virtuosi e l'autoconsumo- ha dichiarato Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente- Questo sostengono le associazioni delle rinnovabili che chiedono al Governo di aprire finalmente un confronto sui Decreti, per superare questa fase drammatica in cui il settore è stato prima ignorato e poi duramente colpito con la scelta di un provvedimento che avrebbe effetti devastanti e determinerebbe di fatto lo stop agli investimenti».
All'incontro odierno hanno partecipato: Aes (Azione energia solare), Agroenergia, Aiel (Associazione italiana energie agroforestali), Anest (Associazione nazionale energia solare termodinamica), Anev (Associazione nazionale energia dal vento), Anie-Gifi (Gruppo imprese fotovoltaiche italiane), Anter (Associazione nazionale tutela energie rinnovabili), Aper (Associazioni produttori energia da fonti Rinnovabili), Ascomac - Cogena, Assieme (Associazione italiana energia mini eolico), Asso Energie Future, Assolterm (Associazione italiana solare termico, Assosolare (Associazione nazionale dell'industria solare fotovoltaica), Ater (Associazione tecnici energie rinnovabili), Cib (Consorzio italiano biogas), Comitato Ifi ( Industrie fotovoltaiche italiane), Cpem (Consorzio dei produttori di energia da minieolico), Federpern (Federazione produttori idroelettrici), Fiper (Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili, Giga (Gruppo informale per la geotermia e l'ambiente), Ises Italia, Kyoto Club.
Intanto domani si apre a Verona Solarexpo 2012 e nel pomeriggio si terranno altri "Stati generali delle rinnovabili e dell'efficienza energetica", a cui parteciperà il ministro dell'Ambiente Corrado Clini e i rappresentanti di Gestore dei servizi energetici e dell'Autorità per l'energia, rispettivamente Emilio Cremona (presidente) e Massimo Ricci (direttore) che si confronteranno con le imprese e le associazioni del settore. I temi all'ordine del giorno: le politiche energetiche nazionali per gli obiettivi europei al 2020, i nuovi regimi di incentivazione delle rinnovabili elettriche e termiche e dell'efficienza, le politiche strategiche per la transizione a un'economia low carbon.