Trasformare il Black Friday, il Venerdì Nero per il pianeta che non fa sconti all’ambiente, in un momento per salvaguardare e rigenerare l'oceano, attraverso iniziative di Ocean Literacy dedicate a tutte le generazioni. Con questo obiettivo, nell’ambito del Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile (2021-2030) delle Nazioni Unite, la Commissione Oceanografica Intergovernativa (IOC) dell’UNESCO lancia il Blue Friday 2023. Giunta alla sua seconda edizione, l’iniziativa si svolgerà venerdì 24 e sabato 25 novembre a Venezia, in diverse location della città, con un programma ricco di panel e iniziative culturali aperte a tutti.
La due giorni prenderà il via con una Tavola Rotonda (24/11 - ore 17.30) con Francesca Santoro, Senior Programme Officer per IOC/UNESCO e responsabile a livello mondiale dell’Ocean Literacy per il Decennio del Mare, durante la quale saranno affrontati temi come il bluewashing, la salute legata ai cambiamenti climatici, l’eco-ansia e la solastalgia. Special guest del Blue Friday il navigatore Giovanni Soldini e la presentatrice svedese Filippa Lagerbäck che condurrà Aperitivo Blu - Un Totem per l’Oceano (24/11 ore 19.30) per raccontare l’impegno del biologo marino e National Geographic Explorer Giovanni Chimienti per la salvaguardia dell’ambiente marino.
“Quest’anno l’appuntamento del Blue Friday assume un valore ancora più importante perché ci permette di ragionare sul ruolo dell’oceano anche in vista della COP 28, il vertice ONU sul clima che si svolgerà a Dubai dal 30 novembre. Alla COP sarà presente per il secondo anno l’Ocean Pavilion, a dimostrazione di come l’oceano stia prendendo sempre più il suo spazio al centro dell’agenda politica internazionale: sarà un momento di confronto fondamentale per proporre soluzioni su come affrontare la crisi climatica, proprio a partire dalla scienza”, sottolinea Francesca Santoro, Senior Programme Officer per IOC/UNESCO e responsabile a livello mondiale dell’Ocean Literacy per il Decennio del Mare. “Il Blue Friday va proprio in questa direzione, proponendosi come una vera e propria chiamata all’azione rivolta a cittadini, istituzioni, aziende e centri di ricerca: un momento fondamentale per fare Educazione all’Oceano e aumentare la consapevolezza e la comprensione dell'importanza dell’oceano e degli ecosistemi marini a più livelli. Grazie ai partner e agli esperti che prenderanno parte alla due giorni avremo modo di affrontare tematiche di attualità e spessore, a partire dal bluewashing e dall’eco-ansia”.
In occasione del Blue Friday, infatti, IOC/UNESCO presenterà alcuni risultati dal lavoro “Collaborating with the ocean: a new model for ocean-literate corporate action” realizzato con Onde Alte per individuare le operazioni di bluewashing. Come per il “greenwashing” - ma in riferimento alla parte “blu” del pianeta e agli organismi che la abitano - con bluewashing si intendono attività sostenibili solo di facciata, tese a ripulire la propria immagine o a costruirla in maniera ingannevolmente positiva. Attraverso indicatori e analisi accurate, il framework discerne i progetti virtuosi a tutela dell’oceano da quelli che non lo sono, aiutando le aziende a orientarsi e a fare scelte efficaci e davvero sostenibili nei confronti dell’oceano.
Al centro del dibattito del Blue Friday anche salute e cambiamenti climatici, partendo dall’eco-ansia, ovvero la paura pervasiva del cambiamento climatico e delle sue conseguenze in grado di influire sulla salute mentale, che riguarda più di un terzo degli europei (37%)1. Nei Paesi che fanno parte del cosiddetto hotspot mediterraneo, regioni a più rapido riscaldamento del pianeta, l'impatto sulla salute mentale potrebbe essere ancora più forte: il 64% della popolazione del Portogallo, il 59% della Grecia, il 48% della Spagna, il 43% dell’Italia si sente minacciato dai cambiamenti climatici, a causa dell'innalzamento del livello del mare e dagli incendi boschivi. Un tema che riguarda soprattutto i giovani: il 45% delle persone di età compresa tra 16 e 25 anni riferisce di ansia e angoscia quotidiana associate al mix di tristezza e nostalgia davanti a territori irrimediabilmente compromessi. Per bilanciare queste emozioni negative e trovare una via di uscita è necessario passare alla eco-azione, fondamentale per i giovani ma decisiva anche da parte delle aziende.
IL PROGRAMMA DEL BLUE FRIDAY 2023
Per il Blue Friday di IOC/UNESCO è previsto un ricco programma, con panel dedicati a imprenditoria, moda e finanza blu e attività adatte a tutti.
L’evento si aprirà venerdì 24 novembre (ore 17.30) con la Tavola Rotonda ospitata presso l’Hotel Ca’ di Dio, parte della collezione VRetreats, brand di hôtellerie di VOIhotels, divisione alberghiera di Alpitour World, rivolto al segmento luxury del mercato italiano e internazionale. Moderato dalla giornalista Diana de Marsanich, il dialogo coinvolgerà Francesca Santoro (Senior Programme Officer IOC/UNESCO), Christophe Mercier (direttore Ca’ di Dio), Matteo Innocenti (Psicoterapeuta specializzato in eco-ansia, Fondatore e Presidente della Italian Climate Change Anxiety Association - AIACC), il navigatore, skipper di Maserati Multi70 Giovanni Soldini, Laura Scarpa e Lorenzo Cinotti (Venezia da Vivere).
Non mancheranno testimonianze di aziende che operano nei campi della moda, del lusso, del turismo sostenibile e della tecnologia e che hanno scelto di supportare il Blue Friday. Fabio Murzi (Presidente di Fondazione Acqua dell’Elba) porterà l’esempio di Acqua dell’Elba, manifattura artigianale di profumi impegnata nella salvaguardia e valorizzazione del mare attraverso la sua Fondazione. L'azienda aderisce al Blue Friday e sceglie di non promuovere scontistiche per il Black Friday, bensì di donare ai propri clienti una “Green Box”: il ricavato netto dell'operazione andrà a sostegno dei progetti della Fondazione Acqua dell’Elba.
Stefano Sogne, Brand Manager Made by Turisanda (Alpitour World), presenterà il progetto “Sensibility”, uno dei “goal” di Made che declina la proposta di viaggi nei luoghi più belli del mondo, ma anche quelli più soggetti a deterioramenti a causa dei loro fragili equilibri sociali e naturali, secondo i criteri di minimo impatto e nello spirito “viaggiare nel rispetto”. Itinerari dal Nord Europa all’Africa Orientale ed Australe, dal Sud America all’Antartide, improntati alla tutela delle popolazioni locali e alla salvaguardia delle ricchezze naturali grazie ad esperienze di valore per il viaggiatore e per le comunità visitate, nei principi che animano il programmare e fare un turismo sostenibile, responsabile e consapevole.
Si prosegue sempre nella stessa location con l’Aperitivo Blu - Un Totem per l’Oceano (ore 19.30), con Filippa Lagerbäck: la conduttrice televisiva, da sempre impegnata nel promuovere uno stile di vita sostenibile, intervisterà il biologo marino e National Geographic Explorer Giovanni Chimienti. Il format (ideato e scritto da Anna Peregrini, Diana de Marsanich e Marc Teynier con il contributo di Francesca Santoro) nasce proprio per raccontare l’impegno di ricercatori, scienziati, imprenditori, artisti, cittadini per la salvaguardia del “Pianeta Oceano”, e di come ognuno di noi può contribuire a rendere il mondo migliore con un approccio più “blu”, etico e solidale.
“Il mio mare? Quello Baltico che bagna Stoccolma e le isole dell'arcipelago che d'inverno si ghiacciano e magicamente si trasformano in un tappeto bianco da calpestare. Da ragazza, lo esploravo con zaini, pattini e passeggiate lunghissime. Poi ho scoperto il Mediterraneo, le spiagge deserte, i fondali”, racconta Filippa Lagerbäck. “Ho il brevetto sub, la cosa che amo di più è immergermi, sedermi sul fondale e, in silenzio, osservare quel mondo magico e sconosciuto. Per me è come stare sulla Luna. Per questo, nell’ambito del Decennio del Mare, ho accolto con entusiasmo la proposta di IOC/UNESCO, voglio dare il mio contributo per amplificare il messaggio di salvaguardia e diffondere l’importanza di vivere in connessione con il nostro Pianeta Blu: dal mare dipende il nostro futuro. Rispetto al messaggio che intende mandare il Blue Friday, sono perfettamente in linea: anche se lavoro nella moda e nella pubblicità, mi piace avere pochi capi chiave ed essenziali. Non compro compulsivo, i miei acquisti sono sempre ragionati e destinati a durare nel tempo”.
Sabato 25 novembre il Blue Friday prosegue con il tour degli Atelier Aperti (prenotazione obbligatoria) insieme a Venezia da Vivere: si parte alle ore 09.50 da Campo dei Frari per un itinerario che porterà a visitare botteghe e laboratori per ammirare creazioni di alto artigianato e incontrare i talenti veneziani, custodi di un saper fare antico 1600 anni.
Alle ore 11.30, appuntamento a Palazzo Zorzi, sede dell’Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa, per la presentazione del libro “Il capitale naturale. Idee e soluzioni per fare pace con il Pianeta” (Paesi Edizioni) curato da Daniele Moretti, giornalista e vicedirettore di SkyTg24. Durante la presentazione, moderata dalla giornalista Diana de Marsanich, l’autore dialogherà con Francesca Santoro di IOC/UNESCO per ripercorrere le esperienze e le testimonianze raccolte nel volume e condivise da importanti - da Stefano Boeri a Johan Rockström, da Roberto Cingolani a Robert Costanza, da Francesco Starace a Riccardo Valentini - per raccontare la crisi più grande del nostro tempo attraverso contributi inediti ricchi di idee e centrati sulle soluzioni.
La presentazione sarà preceduta dall’intervento del libraio Giovanni Pelizzato che racconterà i 90 anni della Libreria Toletta, la più antica a Venezia, e del nuovo spazio aperto in Piazza San Marco alle Procuratie Vecchie.
A chiudere l’evento uno speciale Cocktail Blu, offerto in collaborazione con Venice Cocktail Week, rassegna dedicata alla miscelazione di qualità organizzata e diretta da Paola Mencarelli. Sarà possibile provare il cocktail “Sospiro” che verrà presentato dal barman Lorenzo Di Cola per Altamura Distilleries.
Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO
La Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO (IOC/UNESCO), è stata istituita nel 1960 come ente dell’UNESCO con autonomia funzionale, è l’unica organizzazione competente per le scienze del mare nell’ambito del sistema delle Nazioni Unite. Lo scopo principale della Commissione è quello di promuovere la cooperazione internazionale e di coordinare programmi di ricerca, di creazione di servizi oceanografici e di sviluppo di capacità, al fine di comprendere maggiormente la natura e le risorse dell’oceano e delle zone costiere, per applicare questa conoscenza per il miglioramento della gestione, dello sviluppo sostenibile, della tutela dell’ambiente marino e dei processi decisionali dei suoi Stati Membri. Inoltre, IOC/UNESCO è riconosciuta attraverso la Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare (UNCLOS) come l’organizzazione internazionale competente negli ambiti della ricerca scientifica marina (Parte III) e del trasferimento delle tecnologie marine (Parte XIV).