Come raggiungere gli obiettivi di conservazione e governance al fine di accedere alla Green List, la prestigiosa certificazione internazionale della IUCN. A questo scopo il 22 ottobre si è svolto, online, il secondo Forum italiano della Green List.
L'incontro è stato aperto da Daniela Alunno Mancini, dirigente MASE III Divisione, che si è soffermata sul valore internazionale delle Green List IUCN che va a definire e valorizzare esperienze di eccellenza delle aree protette sia dal punto di vista della governance che delle azioni di conservazione, proiettando il parco in una dimensione internazionale.
Il percorso Green List è stato illustrato da Carla Danelutti, coordinatrice del programma regionale del Centro per la Cooperazione del Mediterraneo dell'IUCN. Danelutti ha descritto i vari step necessari per entrare nella Lista, un processo di verifica articolato in 50 indicatori suddivisi in 4 ambiti: Governance, Pianificazione, Gestione e Risultati.
Rita De Stefano, portavoce della EAGL Italia, ha invece illustrato le attività del gruppo italiano dei verificatori (Expert Assessment Group for Green List - EAGL), che sono coloro che materialmente si occupano delle verifiche sul campo degli stati di avanzamento dei percorsi per l'ottenimento (o la conferma) della Green List rispetto agli obiettivi ed ai risultati effettivamente raggiunti.
Pietro Sandini, del Conservation Programma Project IUCN, ha illustrato l'innovativo strumento IBEX, un software specificamente tarato per i processi di autovalutazione di un'area protetta che intende avviare l'accesso alla Green List. L'IBEX è in grado di velocizzare e semplificare la gestione delle procedure Green List riuscendo in modo accessibile e intuitivo ad individuare i parametri fondamentali richiesti all'Area protette per la certificazione.
Andrea Porchera, del parco regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, ha riportato l'esperienza pilota fatta dal parco che per primo ha sperimentato in Italia lo strumento IBEX. Un programma che può aiutare i parchi che intendono accedere alla Green List.
Maurizio Burlando e Andrea Gennai, rispettivamente direttori dei parchi nazionali Arcipelago Toscano e Foreste Casentinesi, hanno entrambi riportato le esperienze concrete e gli effetti positivi ottenuti dai due parchi che, insieme al Gran Paradiso, sono gli unici in Italia che sono entrati nella Green List. Burlando ha fatto riferimento alla specificità di parco con estensione a mare e alla varietà degli ecosistemi delle sette isole dell'Arcipelago Toscano; Gennai si è soffermato su come il livello di dettaglio degli indicatori Green List aiutino molto anche nella fase di attuazione delle azioni di conservazione svolta sul territorio.
Giampiero Sammuri, vicepresidente del Comitato italiano IUCN, nel concludere l'incontro ha ricordato come persistano i problemi di risorse umane e risorse economiche per le aree protette. Su quelle umane c'è la problematica legata alla carenza di profili specializzati necessarie per le aree protette, evidenziata anche nella relazione annuale della Corte dei conti sui bilanci dei parchi nazionali. In merito alle risorse economiche per i parchi nazionali c'è un problema di rigidità delle norme di spesa per cui, pur avendo disponibilità, non si possono utilizzare per le specifiche esigenze (compreso il personale di alta specializzazione). Sammuri, inoltre, ha sottolineato la necessità da parte dello Stato di investire più per la tutela della biodiversità, magari dirottando consistenti risorse indirizzate per sentieri e muretti secco (cose sicuramente utili, ma già abbondantemente finanziate) al fine di perseguire gli obiettivi individuati con la relativa Strategia nazionale. Sarebbe anche importante incentivare il monitoraggio dei singoli parchi sul loro territorio al fine di porre maggiore attenzione alle specie minacciate presenti nelle aree protette.
da parks.it