Legambiente Arcipelago Toscano ha ricevuto una segnalazione che evidenzia ancora una volta il tentativo di chiudere o occultare sentieri costieri all’isola d’Elba: «Vi scrivo appena tornata da un' esplorazione dei sentieri dell'Elba per segnalare delle situazioni che a mio avviso non sono esattamente regolari. In particolare: 1. in zona capo di Fonza il sentiero 48 è deviato lungo un cavo elettrico che corre intorno alle proprietà delle ville (Case Margheri?), risultando molto pericoloso e difficile da seguire. 2. In zona Capo Poro il sentiero 39 (che scende dal faro verso la Punta Bardella) finisce nel nulla a precipizio sulla spiaggia sottostante. I segni del CAI e le indicazioni del sentiero sono stati coperti con vernice bianca e sostituiti dalla scritta 'privato'. L'unico modo per lasciare la zona è quello di “calarsi” sulla spiaggia e proseguire avventurosamente lungo uno stretto muro che corre tra la proprietà privata e il mare. In condizioni di mare mosso non resta quindi possibilità di uscita. 3. In zona Punta Scaglieri-Punta Penisola il sentiero numero 50 finisce (con indicazioni CAI sbiadite/cancellate) contro il cancello di una proprietà privata che non lascia assolutamente possibilità di accesso, obbligando al ritorno sui propri passi. Anche se immagino siate già conoscenza di queste situazioni, spero che queste segnalazioni possano esservi utili contribuire a restituire l'isola alla gente che la ama, senza necessariamente “possederla”».
Gli ambientalisti fanno presente che nei giorni precedenti su Facebook sono circolate alcune foto di una nuova ostruzione del sentiero costiero di Galenzana, «Esattamente nello stesso punto dove da anni Legambiente denuncia il tentativo di privatizzazione della costa e di impedire l’accesso alle spiaggette dei Salandri».
Legambiente scrive al presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ed ai due sindaci di Campo nell’Elba (Fonza e Galenzana) e Portoferraio (Punta Penisola) e sottolinea che «Quanto segnalato al punto 1 (Fonza) crediamo dipenda dai lavori in corso e si invita a ripristinare al più presto un passaggio agevole e ben segnalato. Per gli altri due punti, si tratta invece di due sentieri per i quali da anni Legambiente, altre associazioni, escursionisti e guide chiedono che sia ristabilito il passaggio dai percorsi e che la si smetta con chiusure con cancelli e frasche che a volte sembrano voler impedire l’accesso ad abusi già segnalati da questa associazione nelle due aree interessate».
Infatti il Cigno Verde isolano fa notare che «Se l’ostruzione del sentiero a Galenzana è fuori dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano per qualche decina di metri, le altre manomissioni e cancellazione di segnaletica sono all’interno dell’area protetta, così come il cancello che impedisce di poter completare l’anello Scaglieri-Punta Penisola-Forno».
Gli ambientalisti concludono: «Ci pare che queste due situazioni durino da troppo tempo, creando disagi per la fruizione sostenibile del territorio e delle coste ed al turismo escursionistico e naturalistico che Parco Nazionale e Comuni dovrebbero favorire, tutelandolo anche dai vandalismi dei privati. Si chiede quindi un pronto intervento perché sia messa finalmente fine a queste prepotenze».