Chi inquina suoli e sottosuoli in Italia spesso guadagna cifre astronomiche, danneggia il paesaggio, mette a rischio la salute delle persone e nonostante tutto ciò, spesso la fa franca. O se viene raggiunto dalla giustizia può cavarsela con una multa.
“E’ ora di dire basta. Il Senato ha ora l’opportunità di approvare il provvedimento per inserire i reati ambientali nel codice penale e di affrontare quindi con nuove e più efficaci strumenti una piaga che da molti anni sta devastando il nostro Paese”. Così la direttrice generale di Legambiente Rossella Muroni ha dichiarato in occasione dell’Earth day che si festeggia oggi in tutto il mondo: “Ogni anno in Italia si contano oltre 30 mila reati contro l’ambiente; un’attività che frutta a chi delinque distruggendo la speranza di un futuro migliore, oltre 16 miliardi di euro. L’introduzione dei delitti ambientali nel codice penale, riforma di civiltà che aspettiamo da oltre 20 anni, rappresenta una nuova e più efficace forma di lotta contro le ecomafie, uno strumento decisivo per aiutare le forze dell’ordine ad assicurare alla giustizia i colpevoli di ecocidio e a impedire nuove situazioni drammatiche come quella della Terra dei fuochi, di Quirra o della Valle del Sacco”.
In occasione dell’Earth day Legambiente torna a chiedere al Parlamento di fare presto approvando al più presto provvedimento già approvato alla Camera, sicuramente perfettibile, ma necessario a rendere più efficace il contrasto all’illegalità ambientale, adeguando il nostro codice penale anche alla normativa europea in materia (direttiva n. 2008/99/ce).
“Da oltre 20 anni attendiamo questa riforma – ha concluso Rossella Muroni -. Speriamo che questo del 2014 sia l’ultimo Earth day ancora senza legge contro i crimini ambientali. Perché per festeggiare al meglio il Pianeta dobbiamo cominciare col fare un regalo di speranza all’Italia”.