Mi rendo conto che questo sia un titolo "cattivo", troppo forte e ingiusto per un'Elba che sta dando l'anima per offrire e mostrare il meglio di se'. Mai come in questi anni la coscienza ambientalista o semplicemente di maggiore attenzione al proprio territorio e' cresciuta, di pari passo alla consapevolezza del valore dell'isola in cui ci siamo trovati a nascere
"Come si arriva, da un passato glorioso, pieno di meraviglie architettoniche che gli architetti e ingegneri di Cosimo de' Medici curarono in ogni dettaglio, dalle fortezze alle scalinate, le piazze, le cisterne, gli orti e i giardini, all'abbandono e degrado mostrato nelle foto (in calce all'articolo)?" Scrive Cecilia Pacini "Questi sono piccoli esempi, scorti per caso passeggiando tra le stradine del centro. Per la maggior parte noto che non si tratta di grandi lavori di ristrutturazione, quello che servirebbe e' solo buon senso, buon gusto, cura e normali lavori di manutenzione"
Catuogno: "mentre oggi per il Castello del Volterraio qualcosa si sta muovendo, per la Torre del giove, tutto tace"
Ancora una volta gli anarchici sono scesi in piazza il Primo Maggio a Piombino, per ricordare le ragioni di questa giornata.
Il 10 maggio nell’incontro previsto in San Rossore vorremmo riportare la discussione attualmente in corso sui parchi il più possibile sui binari da cui sembra uscita da tempo. E per farlo dovremmo innanzitutto ricollocarla nel suo contesto naturale ossia l’ambito delle politiche ambientali mai così in crisi come in questo momento. Basta rifarsi agli appelli del FAI, a quelli del Presidente della Repubblica dopo la sua visita a Vernazza, al dopo Referendum sui beni comuni e alle numerose iniziative di comitati sul paesaggio, sul suolo, per la green economy per rendersi conto che anche per i parchi e le aree protette si è entrati in un tunnel da cui non si può uscire con qualche cerotto. E se vogliamo partire dal principio dobbiamo prendere le mosse dalle conseguenze ma anche dal senso e dalle implicazioni dei tagli avviati con la gestione Prestigiacomo. Quei tagli ai parchi –ma ciò vale anche per più profili anche per il suolo ed altri aspetti delle politiche ambientali- non hanno soltanto come è evidente penalizzato l’operato degli enti al limite in più d’un caso della paralisi e del fallimento.
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