Sabato 14 e Domenica 15 il Campo Andrea Scagliotti di Portoferraio si è trasformato in una Babele moderna, Francesi con Toscani, Veneti, Laziali hanno parlato una sola lingua quella del rugby.
E’ difficile fare una cronaca di quanto è accaduto, ed un resoconto meticoloso delle partite risulterebbe sicuramente noioso, perché era l’atmosfera che si respirava la componente più importante di questo evento. Che lo sport possa eliminare le differenze tra i popoli è ormai una frase abusata da molti, ma quando ti trovi intorno ad un tavolo apparecchiato per il Terzo Tempo e vedi ragazzi e ragazze che nonostante la stanchezza del gesto sportivo e qualche segno della durezza di qualche scontro, comunicano tra di loro, magari a gesti o con linguaggi non proprio ortodossi ma si fanno capire e ridono insieme, cantano insieme, allora capisci che quella frase ha ancora valore o comunque lo ha ancora nel Rugby.
Se l’accoglienza dell’Elbarugby era conosciuta in tutta Italia ora possiamo dire che lo è anche Oltralpe e la nostra isola ha lasciato negli occhi di tutti gli intervenuti tracce della sua bellezza che non dimenticheranno facilmente perché non di solo sport si è trattato. Tutte le rappresentanze hanno potuto fare un giro in battello nel Golfo di Portoferraio, hanno visitato le fortezze e le ragazze della Nazionale Francese dopo essere state ricevute in Comune dall’assessore Bertucci hanno potuto ammirare lo splendido panorama che si gode dal giardino della Villa Dei Mulini. Noi crediamo che si siano portati a casa un ottimo ricordo e le loro manifestazioni di stima ci hanno lasciati pieni di orgoglio. Abbiamo stabilito legami e speriamo di fare scambi con tutti perché il movimento rugbistico elbano ha bisogno di crescere sia a livello sportivo che culturale e confrontarsi con realtà diverse arricchisce a tutti i livelli. Infine dobbiamo ringraziare JLuc Sans il nostro Direttore Tecnico che ha reso possibile tutto questo ma anche tutta l’organizzazione che ha fatto notevoli sacrifici di tempo e fatica per portare a compimento un evento così impegnativo.
Per finire il racconto di una delle protagoniste in campo il capitano della nostra squadra femminile Fabiana Mannocci.
Bellissimo l'evento che ha visto l'impegno di tutta la società nell'organizzazione di una due giorni di rugby tutta rosa. Si tratta del 1° Torneo internazionale Femminile “Le Ragazze dell’Elba” cioè di un torneo tutto dedicato a Noi! Non nascondo il timore nel saper di dover scendere in campo per giocare contro atlete delle quali conoscevo solo "la mole" perché le avevo viste prima in fotografia e poi gironzolare sul nostro campo....
Da capitano della seniores femminile Elba Rugby tranquillizzavo le mie bimbe dicendo loro: “facciamo ciò che sappiamo fare e non dobbiamo avere paura di nessuno."
Tutto è iniziato venerdì sera con una cena in compagnia delle straniere.
Il sabato la tensione aumentava, nel pomeriggio ci siamo confrontate con tre delle squadre francesi che partecipavano al torneo ma il bello doveva ancora arrivare.
Domenica arriviamo al campo molto presto poiché alle 10,00 dovevamo disputare le partite di coppa Italia a sette e, arrivate lì quelle ragazze che la sera prima facevano baldoria con noi erano già a lavoro, schierate in campo fin dalle 8,00 del mattino per allenarsi.
La tensione cresceva, le partite con le nostre avversarie consuete sarebbero terminate nella mattinata…….
Dopo pranzo è arrivato il momento, ci aspettava l’incontro clou, era l'ora di giocare un rugby per noi nuovo, a 15 a tutto campo, cosa resa possibile solo grazie alle giocatrici del Gambassi e del Grosseto che si sono aggiunte a noi per condividere questa bellissima esperienza, dovevamo incontrare la "Nazionale Militare Francese".
Indossiamo il completo, scendiamo in campo per riscaldarci e le gambe tremano.....l'arbitro fischia l'ingresso in campo e le gambe tremano ancora di più, ci si unisce per il consueto saluto e....ecco che partono gli inni nazionale.
Che dire, in quel momento l'emozione ha vinto la paura, le gambe smettono di tramare ma il cuore batte fortissimo!
Il risultato conta poco, vista anche la differenza tecnica ma sicuramente un esperienza che ci rimarrà nel cuore e conclusa con musica, risate e festeggiamenti vissuti con tutti i partecipanti.