Ho una proposta da fare agli ammistratori di Rio nell'Elba, una proposta per risanare il bilancio, perchè non vendere il campo sportivo con la sua bellssima vista mare? magari un po' di seconde case per vacanze, una piscina in mezzo, non ci starebbero male aiutando così a risanare le casse del comune.
Siamo nel mezzo del campionato europeo di calcio, i ragazzi della Nazionale con il nostro capitano Gigi Buffon stanno facendo il miracolo, corrono verso le semifinali, basta battere i tedeschi ed è fatta, stanno unendo l'Italia nel segno del calcio, tutti attaccati alla tv a tifare ad emozionarsi con l'inno nazionale, ci sentiamo tutti italiani.
Purtroppo a Rio Elba lo sport è un optional, ci sono cose più importanti, c'è un bilancio da ripianare e non si sono trovati in due anni 65 euro al mese per salvare un associazione sportiva tra le più attive dell'isola, che fa sport per bambini, maschi e femmine, senza escludere nessuno e sempre gratis facendo aggregazione e socializzazione con attività interessanti e speciali che non sto ad elencare, che ha portato oltre alle cronache locali anche l'interesse dei media nazionali, un miracolo sportivo da tutti apprezzato ma non dagli amministratori del comune di Rio nell'Elba, minoranza inclusa.
Gli abitanti hanno oramai smarrito il sentimento del senso dell'appartenenza, dove il paese che nel frattempo è diventato un dormitorio, un'idea politica dell'abbandono sportivo che viene da lontano, si ricorda tanti anni fa quando un consigliere propose di farci una vigna al campo sportivo, era il momento del boom dell'aleatico e da qui l'idea vulcanica. Più recentemente invece un altro consigliere spinto dall'idea che a breve Rio Elba sarebbe stato invaso da turisti provenienti da tutto il mondo propose di fare, sempre al posto del campo sportivo, un grande parcheggio asfaltato e con in mezzo una grande scala mobile che avrebbe portato i ricchi turisti a spendere nei locali della piazza, da qui poi oramai era nell'aria il taglio a metà del campo, insomma un mezzo campo andava più che bene. A Rio de Janeiro, una città enorme, ci giocano a undici e noi piccini piccini basta un mezzo campo.
Mi piacerebbe davvero sapere anche dai media locali, quanti comuni in Italia non hanno un campo da calcio reglamentare, da qui la scelta di diventare il primo comune d'Italia desportivizzato, si chiarisce nel bilancio che pur essendo in rosso si preferisce concentrare le risorse su un evento estivo della durata di tre giorni e non magari 65 euro il mese per far fare sport in paese tutto l'anno e magari avere una rappresentanza sportiva affiliata alla FIGC e iscritta al CONI, ogni tanto arriva la RAI poi arriva Mediaset, Il Corriere della Sera, La Repubblica, Radio 101, insomma al di la' del canale (si intende canale di piombino) qualche milione di persone sente il nome del nostro paese vedono i servizi e ci fanno i complimenti, invece a Rio Elba a qualcuno da noia.
Rimane il fatto che, in veste di Presidente della ASD polisportiva Rio nell'Elba comunico che non ci sono più le condizioni per fare sport, quindi portiamo in porto la nave senza abbandonarla in mezzo mare. Il 16 luglio si chiude l'iniziativa #iostoconledonne, la partita di calcio a sette per dire no alla violenza sulle donne con il video di presentazione trasmesso da rainews24, a fine settembre tornano gli amici di Striscia la Notizia per il servizio di risoluzione sul portiere speciale e tutti i bambini del Rio Elba del campionato 2015/2016, infine ad ottobre abbiamo il doppio appuntamento per i bambini con invito a visitare il Quirinale, speranzosi di essere ricevuti dal Presidente Mattarella per un breve saluto ai bambini, poi seconda udienza da Papa Francesco il 26 ottobre, dopodichè sciogliamo le righe, sto ricevendo da molte associazioni sportive elbane inviti e incarichi da dirigente anche di spessore, ringrazio tutti voi ma preferisco fermarmi e osservare almeno per un po'!
Gaetano d'Auria