Con la Festa di Natale che ha visto la partecipazione degli oltre 150 tesserati della società (dai primi calci ai giovanissimi A) che hanno dato vita ad un importante momento di sport ed amicizia e la convocazione di ben sette giocatori - unica squadra ad ottenere un simile riconoscimento – nella rappresentativa provinciale Giovanissimi 2003 per l'Asd Progetto Giovani Porto Azzurro Campese si è concluso un anno ricco di soddisfazioni.
Un anno importante che passerà agli annali del calcio elbano per la storica fusione tra le società calcistiche di Porto Azzurro e Marina di Campo che per la prima volta ha permesso di abbattere le barriere del campanile, per altri ancora ben solide, con l'unico obbiettivo di fare il bene dei ragazzi e di costituire una società “forte” in grado di raggiungere obbiettivi che vanno ben oltre quello già perseguito, di essere la principale realtà calcistica dell'isola per quanto concerne il calcio giovanile.
Quello che il presidente Angelo Giordano ed il direttivo della società sono già riusciti a fare ed hanno messo in cantiere per i prossimi mesi è il frutto di un'attenta programmazione e di un'unità di intenti che vede lavorare fianco a fianco lo staff dirigenziale e lo staff tecnico, quest'ultimo costituito da un parco allenatori all'avanguardia ed in costante aggiornamento professionale grazie anche all'accordo di collaborazione siglato con il Livorno Calcio che prevede stage formativi a loro riservati con la presenza di tecnici ed istruttori della società labronica e continui contatti con questi ultimi.
L'intesa con la società labronica, privilegio riservato ad appena 4 società in tutta la Toscana, prevede, tra le altre cose, un costante monitoraggio dei ragazzi del Progetto Giovani da parte dell'area tecnica della stessa ed ha già portato alcuni di essi a vestire la maglia amaranto.
“Il presente – dice il presidente Angelo Giordano – è roseo perchè le nostre squadre ed i nostri ragazzi ci stanno dando grosse soddisfazioni. Ma non bisogna fermarsi qui. Il nostro progetto va avanti come da programma, nella speranza che le istituzioni lo supportino attraverso un miglioramento delle strutture, mettendoci finalmente a disposizione anche un campo in erba sintetica. Nel giro di tre anni puntiamo ad ottenere la qualifica di “scuola calcio elite”, cosa che ci permetterebbe di compiere un ulteriore importantissimo salto di qualità”.