Precisione, sicurezza, controllo e sangue freddo: sono questi i requisiti fondamentali per essere un buon arciere, oltre al fatto di non mollare mai il colpo fino all'ultima freccia. In pochi sono coloro che possono vantare tali competenze, ma Davide Melas ci ha dimostrato ancora una volta di possedere tutte queste abilità. Lo scorso 5 febbraio, a Rimini, si è svolto il III° Italian Challenge FITARCO, gara indoor di tiro con l'arco a 18 metri, dove al termine di una sfida da cardiopalma in cui hanno partecipato oltre 500 atleti suddivisi nelle varie categorie, si è conquistato il podio - gareggiando sotto la bandiera dell'Aces Arcieri Costa Etrusca, la Compagnia FITARCO con cui siamo da anni gemellati - arrivando secondo a soli 3 punti dal campione Italiano in carica, che avrà sicuramente sudato freddo. Come se non bastasse, una settimana dopo questa dimostrazione di illustre maestria con l'arco, e più precisamente sabato 11 febbraio, nello stesso clima di tensione tipico delle gare di alto livello, è riuscito nuovamente a sorprenderci arrivando secondo anche alla Finale di Campionato Regionale Toscano 2016 Fita, 18 metri indoor, svoltasi a Fucecchio. Ed è proprio quando il gioco si fa duro che vale la pena di giocarlo perché il nostro protagonista è riuscito ad ottenere questo egregio piazzamento nonostante il guasto tecnico allo sgancio, di fondamentale importanza per chi tira, come lui, con un arco compound, che si è protratto fino alla fine della gara. E la domanda sorge spontanea... Se non avesse avuto questa complicazione, di cosa sarebbe stato capace?
Oggi però non vi vogliamo parlare soltanto del nostro migliore arciere, ma vogliamo raccontarvi la storia di un bambino dell'Isola d'Elba diventato uomo con uno sport che, nonostante la sua giovane carriera, lo ha già visto protagonista di molte vittorie. Davide Melas, Classe 2001, ha sganciato le sue prime frecce all'età di 12 anni e da allora, tra amici, libri e compiti in classe, è sempre riuscito a trovare il tempo per allenarsi. La sua tenacia e il suo potenziale sono stati notati subito dai suoi allenatori, Stefano Giacomelli e Davide Priori, che hanno intuito all'istante le capacità di questo ragazzo, seguendolo e accompagnandolo nelle più importanti competizioni arcieristiche.
L’evoluzione della carriera giovanile è influenzata in modo determinante dai genitori del nostro enfant prodige, Andrea Melas e Francesca Giovannini, che hanno indubbiamente fatto uno splendido lavoro. Capendo da subito il talento del loro figlio per questo sport, hanno saputo sostenerlo e incoraggiarlo, talvolta trovandosi di fronte a scelte non facili da prendere.
La tua stoffa e la tua costanza, caro Davide, hanno saputo ricompensarti, e in pochi anni sei riuscito ad ottenere grandi vittorie e grandi soddisfazioni, facendoti conoscere (e “temere”) da molti.
Ti chiamiamo “Davidino”, e probabilmente continueremo a farlo negli anni perché ai nostri occhi sarai sempre quel bambino sorridente, allegro, altruista, gentile e desideroso di compagnia, che ha saputo dimostrarci, in più occasioni, che il tiro con l'arco è prima di tutto uno sport in cui bisogna divertirci insieme e in armonia. Non a caso riesci sempre a renderci fieri di te e a regalarci emozioni come forse nessuno è mai riuscito a fare.
Per gli Arcieri del Mare, e per l'Isola d'Elba, oggi è il tuo turno. Continua a vincere come fai tu, con la testa e con il cuore: noi ti vediamo già con indosso la maglia azzurra.
A.S.D. Arcieri del Mare