Capoliveri, dopo la kermesse di venerdì, che ha riscosso grande successo, è arrivato il momento clou, la Capoliveri Legend Cup, organizzata dalla Capoliveri Bike Park in collaborazione con il Comune di Capoliveri, una vera perla tra le gare italiane. Un percorso duro ma allo stesso tempo esaltante, con discese mozzafiato e passaggi panoramici straordinari. La gara, oltre che prova UCI Marathon Series, anche quest’anno era marathon nazionale e prova del Marathon Tour della FCI, con un percorso di 80 km e oltre 3.000 metri di dislivello, parzialmente rivisto rispetto all’edizione 2017. Al via tutti i top team italiani, che hanno dato vita a una gara degna di un campionato nazionale, e a contrastarli il Topeak Ergon del campione del mondo, l’austriaco Alban Lakata e il suo compagno Krisrian Hynek. Oltre a loro era presente il DMT Racing Team con Tiago Ferreira e Hans Becking e tanti altri top riders.
Alle 8.00 le griglie sono già affollate e gli speaker Fabio Cecchi e Paolo Malfer hanno il loro bel da fare per annunciare ed intervistare tutti i prestigiosi nomi al via, il tutto seguito anche dalla diretta streaming, che ha coperto tutta la gara con molteplici collegamenti dal percorso commentati da Fabio Balbi e Tiziano De Cristoforo.
Alle 8.30 la partenza, con il folto groppo che attraversa il centro di Capoliveri a velocità controllata, fino al raggiungimento del chilometro zero. Subito una lunga salita a fare la selezione, prima in asfalto e poi sterrata, salita che culmina al gpm della garitta, dove i primi a transitare sono Tiago Ferreira (DMT Racing Team) e al femminile Mara Fumagalli (Focus Xc Italy Team).
Al passaggio alla discesa dell’Asta al comando transita il campione europeo Alexey Medvadev, seguito a ruota dal campione italiano Juri Ragnoli, poi Hynek con a breve distanza tutti i migliori.
Al 15° chilometro di gara, dopo la miniera del vallone, al comando transita Leonardo Paez, seguito da Ragnoli, il campione italiano XC Gerhard Kerschbaumer e Medvedev.
Dopo 25 km di gara, all’uscita del nuovo single track “Al Baroccio”, al comando passa ancora Paez, seguito da Kerschbaumer, Ragnoli, Medvedev, Michele Casagrande, Roel Paulissen, Francesco Casagrande e Cristiano Salerno.
Al comando della gara femminile transita la lituana Katazina Sosna, seguita a una trentina di secondi da Mara Fumagalli e poco dietro Elena Gaddoni, più staccate Jessica Pellizzaro e la campionessa italiana Maria Cristina Nisi.
Al 55° km, sulla spiaggia di Naregno, al comando è Kerschbaumer con a ruota Ragnoli.
Il gruppo si ricompatta lungo la salita che riporta a Capoliveri per il passaggio al mitico “Muro della Leggenda”, al 60° km di gara, con un trio al comando, guidato da Ragnoli, con Paez e Francesco Casagrande, pochi metri dietro è Kerschbaumer. Poco dietro transitano Medvedev, Paulissen e Salerno.
Il duro finale di gara non risparmia le sorprese. Paez attacca e solo Ragnoli regge al ritmo del colombiano, ma nel tentativo di rientrare sulla testa spende troppe energie, che gli mancheranno nel finale. Paez giunge così solitario al traguardo con il tempo di 3 ore 40’ e 50”.
Dopo poco meno di un minuto il colpo di scena, Ragnoli si presenta sul rettilineo finale ma negli ultimi metri viene rimontato da Francesco Casagrande e Medvedev, con il campione italiano deluso che si deve accontentare della quarta posizione.
Anche nella gara femminile avvengono dei capovolgimenti. Katazina Sosna, al comando per quasi tutta la gara, viene saltata prima da Elena Gaddoni e poi da Mara Fumagalli, che chiudono nell’ordine. Quarta piazza finale per Maria Cristina Nisi seguita da Jessica Pellizzaro.
Classifica Marathon maschile
1 Paez Leon Hector Leonardo (Team Giant Polymedical) 03:40:56.29
2 Casagrande Francesco (Cicli Taddei) 03:41:50.77
3 Medvedev Alexey (Cicli Taddei) 03:41:51.03
4 Ragnoli Juri (Scott Racing Team) 03:41:52.28
5 Kerschbaumer Gerhard (Torpado Gabogas) 03:42:57.28
6 Salerno Cristiano (Scott Racing Team) 03:44:23.52
7 Lakata Alban (Canyon Topeak) 03:44:26.02
8 Ilias Periklis (Giant-Liv Polimedical) 03:44:27.02
9 Sarai Pietro (Scott Racing Team) 03:44:27.27
10 Favilli Elia (Team Bike Innovation Focus Rosti) 03:45:04.77
11 Paulissen Roel Tony (Cannondale Rh Racing) 03:45:15.52
12 Pruus Peeter (Torpado-Südtirol International Mtb Pro Team) 03:47:12.52
13 Tronconi Martino (Team Bike Innovation Focus Rosti) 03:48:14.67
14 Dal Grande Stefano (Bottecchia Factory Team) 03:48:18.74
15 Becking Hans (Dmt Racing Team) 03:48:32.25
16 Chiarini Riccardo (Torpado-Südtirol International Mtb Pro Team) 03:49:40.25
17 Cominelli Cristian (Soudal Leecougan Mtb Racing Team) 03:50:30.23
18 Ferreira Tiago (Dmt Racing Team) 03:50:45.47
19 Bonelli Efrem (Bottecchia Factory Team) 03:51:12.73
20 Billi Jacopo (Cicli Olympia) 03:51:47.22
Classifica Marathon femminile
1 Gaddoni Elena (Cicli Taddei) 04:24:39.51
2 Fumagalli Mara (Focus Xc Italy Team) 04:26:48.26
3 Sosna Katazina (Torpado-Südtirol International Mtb Pro Team) 04:28:12.50
4 Nisi Maria Cristina (Team Bike Innovation Focus Rosti) 04:33:00.21
5 Pellizzaro Jessica (Team Trek Selle San Marco) 04:35:00.96
6 Ribechini Valentina (Ciclissimo Bike Team) 04:47:31.68
7 Fasolis Costanza (Team Giant Polymedical Official Team) 04:49:25.51
8 Burato Chiara (Focus Xc Italy Team) 04:56:55.82
9 Gastaldi Elisa (Team Passion Faentina) 04:57:53.95
10 Scipioni Silvia (Cicli Taddei) 04:59:31.70
Al termine della gara, grande soddisfazione espressa da tutti i concorrenti, intervistati dagli speaker Fabio Cecchi e Paolo Malfer nel corso conferenza stampa finale. Elite e amatori hanno riconosciuto la Capoliveri Legend Cup come una gara unica, con un percorso entusiasmante, al 99% sterrato, da vera MTB.
Il “pranzo party” ha soddisfatto anche i più difficili, con a seguire le premiazioni nel contesto unico della piazzetta di Capoliveri.
Molto apprezzata anche la diretta web, che ha coperto l’intero evento, regalando emozioni anche a chi non ha avuto la fortuna di essere presente a questo spettacolare evento. Per chi volesse rivedere le immagini del live ecco il link: https://www.capoliverilegendcup.it/diretta.
La Capoliveri Legend Cup si è consacrata come una manifestazione di nicchia, sapendo offrire tutto quello che un vero bikers cerca in una gara. I sacrifici del viaggio e delle spese del traghetto sono ampiamente compensati dai servizi offerti e le convenzioni realizzate dai ragazzi del Capoliveri Bike Park abbattono notevolmente i costi. Le loro iniziative sono in continua evoluzione e un progetto ambizioso è già in cantiere.
Siamo sicuri che chi ha partecipato a questo evento, lo porterà nel cuore come un’esperienza speciale e sicuramente inserirà la Capoliveri Legend nel calendario della prossima stagione.