Premesso che il mio pensiero è assolutamente di parte poiché mamma di uno di questi ragazzi, vorrei provare a raccontare in breve la storia di questa grande squadra di provincia...
Due squadre di rugby under 18, dell'Elba e Piombino, che fino a qualche mese fa giocavano come avversarie, e giuro averli visti darsene di santa ragione, di fronte all'eventualità di non raggiungere il numero di giocatori necessari, decidono di fondersi in un'unica squadra assumendo il nome un po' trucibaldo di Mascalzoni del Canale.
Progetto lungimirante ma che porta non pochi sacrifici per tutti quanti (es. il dover pendolare, anche per gli allenamenti, di mezza squadra ora sull'una, ora sull'altra sponda).
Però alla fine in pochi mesi questi ragazzi formano un gruppo di amici uniti, scanzonati, divertenti e al contempo impegnati e responsabili.
Durante la partita di ieri - giocata in quel di Arezzo - mi ha piacevolmente sorpreso vedere di fronte ad un comportamento scorretto dell'avversario, mantenere la calma, difficile quando ci sono tanti contatti violenti, e con la mente lucida farsi forza, incoraggiarsi l'uno con l'altro fino a vincere con eleganza non solo in campo.
Una semplice trasferta diventa una lezione di vita per tutti, anche per noi genitori che stiamo a guardare.
Non è retorica quando si dice che il rugby sia una grande famiglia, è talmente inclusivo che supportano pure me che ogni cinque minuti chiedo cosa succede.
Che emozione vedere questi ragazzi giocare, i presidenti distinti che si animano durante il match, e con loro Daniela, Giancarlo, Barbara, i nonni, Laura e tutti i fans.
Che dire degli allenatori ed accompagnatori, il loro lavoro è immenso, ma spero ne siano fieri perché ha dato dei meravigliosi frutti.
A tutti voi un grazie di cuore
Caterina