Come vive un giovane lontano dai centri abitati, dai luoghi di aggregazione per coetanei?
Cavoli è uno sparuto gruppo di case abbarbicato sopra una delle spiagge più belle d’Italia, tra la frazione di Seccheto e il paese di Campo nell'Elba. Siamo sull'isola più turistica dell’arcipelago e d’estate il luogo dove risiede Elia Moretti è preso d’assalto. Trovare posto in riva al mare per l’asciugamano è un’impresa; il babbo di Elia qui ci lavora, gestisce un residence. Ma d’inverno le cose cambiano. Radicalmente. L’isola d’Elba si spopola e Cavoli resta sostanzialmente disabitata. Moretti frequenta il quinto anno dell'Ipsia Brignetti a Portoferraio, sull'altro versante dell’isola e per andare a scuola impiega ogni giorno un’ora all'andata e una al ritorno. Ma il vero problema sono i lunghi pomeriggi una volta arrivato a casa, studio a parte. La svolta giunge per lui due anni fa. Elia naviga su internet, è appassionato di sport e allenamento a corpo libero. Già da un anno frequenta una palestra a Procchio, un paese a 11 km da casa, ma un giorno trova online la scheda d’iscrizione ad un corso base di Calisthenics ad Arezzo. Sua mamma vive a Sarteano, non lontano da Arezzo e decide di provare. Il 21 di ottobre si presenta ad Alessio Corsi, l’istruttore. La prova riesce. Alessio è impressionato. Elia è contento. Il Calisthenics gli piace sin da subito. Si tratta di una disciplina a corpo libero, che sta avendo grande diffusione anche grazie a internet ed è in forte crescita: prevede l’utilizzo di sbarre, parallele ed anelli per eseguire figure che uniscano forza e bellezza di movimento.
Si accordano: Alessio gli invierà per email le schede di training ed Elia potrà allenarsi a casa, a Cavoli. Ogni tanto si vedranno e faranno il punto della situazione.
Da allora praticamente il ragazzo si allena da un’ora e mezza a quattro ore al giorno. Con impegno e passione. E i risultati si vedono. Quando è partito, ci dice, pesava 65 kg per 1,75 di altezza; oggi è alto 1 metro e 77 cm per 76 - 81 kg di peso. Tutto di muscoli. È anche diventato campione regionale, il 21 dicembre scorso ad Arezzo, nella categoria «strenght». Ora ha intenzione di iscriversi alle gare nazionali.
Abbiamo incontrato Elia all'Isola d’Elba.
Elia, puoi presentarti brevemente?
«Ho 19 anni e vivo a Cavoli. Frequento l’ultimo anno dell’Ipsia Brignetti a Portoferraio. Mio padre è romano e mia mamma di Varese. Lei sta a Sarteano, in provincia di Siena, e sono cresciuto lì dall'asilo fino alla terza media, dopodiché ho deciso di raggiungere mio padre qui all’Elba, dove gestisce un residence per turisti».
Come ti sei trovato a vivere a sull'isola?
«All'inizio ero totalmente spaesato. Non conoscevo nessuno. La scuola però mi ha aiutato molto e con i miei compagni ho legato. Purtroppo per ogni cosa devo spostarmi col pullman o farmi trasportare da qualcuno. Se voglio avere un minimo di vita sociale devo andare almeno a Marina di campo. D’inverno a Cavoli non c’è niente».
Dopo la maturità pensi di rimanere all'Isola d’Elba?
«Assolutamente no. Mi trasferirò a Sarteano da mia madre. Voglio andare là per frequentare un corso per diventare “coach” sportivo. Comincerà a settembre prossimo. Mi piacerebbe diventare come il mio allenatore».
Il 21 dicembre scorso ad Arezzo hai vinto la medaglia d’oro ai campionati regionali. Sei ad oggi i il campione toscano di Calisthenics. Puoi dirci qualcosa?
«Sì, ho vinto nella categoria “strenght”, che prevede l’esecuzione di figure - “skills” in termine tecnico - con l’aggiunta di pesi; le altre categorie sono “figure” ed “endurance”. Devo dire che vincere è stata una sensazione bellissima: mi sono sentito ripagato dei tanti allenamenti. Questa è la mia seconda gara nella disciplina; la prima è stata a luglio. Il mio coach, Alessio Corsi, è molto orgoglioso di me. In tutto lo scorso anno mi sono preparato intensamente, con sessioni di training anche dure. Ora sto guardando al circuito nazionale».
Descrivici la tua giornata.
«Mi alzo alle 6 per andare a scuola, torno alle 14 o alle 15 a seconda degli orari e nel pomeriggio, dopo lo studio, mi alleno a casa secondo le schede che mi invia via email Alessio. A seconda dei giorni, da un’ora e mezza fino a quattro ore, dai sei ai sette giorni la settimana. Per l’alimentazione seguo una dieta particolare».
Hai mai sentito il sacrificio di doverti allenare?
«No, mai. Ho sempre grande passione e sento che sto facendo qualcosa di buono per me. Sento che mi fa bene, sia da un punto di vista psicologico che fisico».
C’è stato un momento in cui hai capito di poter dire la tua nell'agonismo?
«Ho avuto l’esplosione fisica nel gennaio dello scorso anno. Per me si è trattato di una condizione nuova, che all’inizio mi ha sorpreso molto. Tutto il lavoro fatto nei mesi precedenti si è visto a un certo punto tutto insieme. Lì ho capito che potevo aspirare a qualcosa di più, che per me si apriva una strada nuova. Di carattere sono una persona abbastanza determinata, ma oggi, con questa passione, ancora di più».
Come è nata la passione per il Calisthenics? Hai qualche modello di riferimento?
«La passione è nata come sviluppo di quella che già avevo per gli esercizi a corpo libero, attività che portavo avanti da un anno per conto mio in palestra a Procchio. Una volta scoperta l’esistenza su internet, questa disciplina mi ha attratto immediatamente. Per quanto riguarda i modelli, non ne ho uno in particolare, anche se ovviamente la mia attenzione è rivolta ai più forti».
Cosa è per te questa disciplina sportiva oggi?
«Tutto. Il mio obiettivo è gareggiare ad alto livello. Vorrei un futuro nello sport».
Sei credente?
«Sì, in famiglia siamo credenti. Io credo e vado a Messa la domenica, quasi sempre».
Senti di dover ringraziare qualcuno?
«Sì, i miei genitori. Sono loro che mi sostengono nella mia attività e quando è capitato che mi sia sentito insicuro, mi hanno sempre spronato ad affrontare ogni prova».
In bocca al lupo, Elia, e auguri per il futuro...
Emilio Bertelli - Toscana Oggi