Ci siamo iscritti al campionato elbano “Aspettando il trofeo Mancini 2014” per sfidare noi stessi più che qualcuno. Ma la cosa è andata così bene che alla fine abbiamo vinto su tutti. Abbiamo vinto la prova più importante, quella con le nostre forze e le nostre piccole e grandi energie. Ed abbiamo conquistato
anche il primo posto. Si dirà che questo è un campionato che deve ancora crescere, che le barche competitive erano poche, ma sempre di un primo posto si tratta, rispondiamo.
Siamo un equipaggio molto unito noi. E ci aiutiamo sempre. Come fossimo fratelli e sorelle. La nostra filosofia è semplice, forse un po' retorica e arrogante, anche ingenua se volete, noi diciamo: niente è impossibile, basta volerlo! Siamo fatti così. Ci crediamo chi sa chi...
Sono state 6 regate che ci hanno trascinato e gasato come bambini, disputate da gennaio a marzo nella commovente meraviglia della baia di Portoferraio, così protetta, così incantevole, così sicura. Domeniche di poco vento e brezze, ma anche di “sventolate” impegnative, dove si poteva andare veloci e divertirsi come matti.
Il nostro è un progetto pilota, sperimentale e ambizioso. Siamo un'associazione composta da amanti della vela disabili e non e abbiamo messo su un equipaggio misto che possa affrontare un po' di regate, qualcuna anche lunga: le miglia non ci spaventano perché conosciamo i nostri limiti. Quelli sicuro che li conosciamo. Sono tanti, hanno molte forme, ci innervosiscono e buttano giù. Ma noi non ci scoraggiamo tanto facilmente.
Così ci siamo detti: perché no? Ci siamo auto finanziati per poter partecipare, sistemare la barca, tesserarsi. E alla fine ce l'abbiamo fatta. In tutti i sensi.
La nostra realtà si chiama Diversamente Marinai e la nostra base è su quest'isola. L'Elba è diventata la nostra terra e il nostro mare. Ma anche le persone sono diventate la nostra gente.
Non saremo qui senza il Cantiere Lavinia di Marina di Campo che ospita la nostra barca, senza l'appoggio dei comuni, in particolare quello di Capoliveri, di Porto Azzurro, quello di Marciana, di Portoferraio. Non senza l'aiuto dei soci e degli amici più cari.
Due sono i nomi e cognomi che abbracciamo per questo campionato. Il primo è quello di Enrico Gambelunghe, che ha fatto questa strada con noi, insegnandoci come si sta su un campo di regata, come ottimizzare, correre, non farsi male. L'altra è Laura Zolo, la navigatrice solitaria dei sogni più belli, la delegata della Lega Navale di Portoferraio che ha voluto, organizzato, e realizzato questo campionato.
A tutti gli altri vanno i saluti e ringraziamenti più sinceri.
Con la promessa di rivederci in mare.