E' una notte di alta marea: i mosaici del pavimento della villa della Linguella sono appena immaginabili, perché invasi dall'acqua salata, la storia fa capolino tra le rovine affioranti dal mare e allagate di Luna piena.
Un dignitoso numero di visitatori (quasi tutti turisti) si lascia conquistare dall'entusiasmo e la competenza di tre giovanissime archeologhe che, come volontarie, ci guidano alla scoperta, o riscoperta, dei nostri antichi tesori. Sono Luisa, Laura, e Luisa. Si muovono con disinvoltura tra le testimonianze di pietra e le ampie sale del museo archeologico. Sembrano le padrone di casa che con gentilezza e rigore scientifico introducono gli ospiti tra le teche che racchiudono un arco di tempo di quasi mille anni. Fortezze d'altura, tracce di vita quotidiana. Racconti di tragici naufragi che ci riportano in fondo al mare, “questa è l'ancora del relitto di Montecristo, qui ci sono i resti delle anfore vinarie e olearie.” La storia dopo la tempesta. Alla fine del percorso un'originale caccia al tesoro.
Grazie anche alla passione dell'architetto elbano, Alessandro Pastorelli che, gratuitamente, mette a disposizione per le notti dell'Archeologia promosse dalla regione Toscana tutte le sue conoscenze e competenze in materia, questo è stato il primo dei tre incontri previsti.
Il secondo sarà il 18 luglio alle ore 19 presso la villa delle Grotte, finalmente riaperta e resa fruibile, per godere della storia e del panorama al tramonto. La serata alla Linguella sarà ripetuta il 28 luglio, con una particolare illustrazione della villa da parte di Alessandro Pastorelli. Uno spettacolo, semplice e grandioso allo stesso momento, veramente da non perdere, sia per i grandi che per i più piccoli.
EM