Un anno attraverso gli scrittori, le loro date, i loro aforismi. E’ la proposta che da 25 anni Gianni Rizzoni propone con la sua Agenda Letteraria, dall’elegante copertina blu scuro nel comodo formato tascabile.
Dopo diverse esperienze editoriali Rizzoni ha creato da alcuni anni una sua casa editrice, Metamorfosi, e ha proseguito nella pubblicazione di questa agendina, che quest’anno si muove in particolare sul tema della Grande Guerra, in occasione del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia. Per far questo l’editore-curatore ha scelto brani, riflessioni, citazioni di scrittori e artisti di tutte le parti in conflitto, “caduti al fronte, feriti, prigionieri, o comunque segnati dai quattro anni del primo conflitto mondiale”.
L’Agenda Letteraria offre, per ogni settimana dell’anno, due pagine a fronte: a sinistra la parte scritta, corredata da un buon apparato illustrativo, a destra la parte destinata, per chi ancora usa penna e agendina cartacea (personalmente sono tra quelli, età e abitudini senza dubbio incidono), alla scrittura di impegni e appuntamenti. Le sole pagine scritte però, anche per chi usa solo le agende informatiche dei cellulari, dei notebook, dei tablet, eccetera, hanno un loro valore autonomo e meritano di essere consultate. Via via che scorre l’anno 2015, di settimana in settimana si incontrano i personaggi che nella settimana della pagina di fronte hanno le loro date di nascita o di morte.
Si parte da Jacques Le Goff, lo storico francese nato il primo gennaio del 1924, che ha rivoluzionato la ricerca storica attraverso i suoi studi sul Medioevo. Il brano di avvio può aprire degnamente i pensieri dell’anno nuovo: “Gli uomini e le donne, se sanno cogliere il piccolo dono di libertà, di libero arbitrio e di volontà efficace che la natura umana e la storia concedono loro, possono servirsene per cambiare il mondo e la società, faticosamente, attraverso alti e bassi, balzi in avanti e arretramenti, senza che niente sia definitivamente dato per scontato. La storia può essere, deve essere libertà.”
Scorro le pagine dell’anno che sta per venire, alla luce di ciò che non va dimenticato, e incontro in due pagine vicine, a marzo, l’esperienza di Emilio Lussu da Un anno sull’altopiano: “Ogni palmo di terra ci ricordava un combattimento o la tomba di un compagno caduto”, e la riflessione di Albert Einstein sulla guerra: “Disprezzo dal più profondo del cuore chi può con piacere marciare in rango e formazione dietro una musica; soltanto per errore può aver ricevuto il cervello; un midollo spinale gli basterebbe ampiamente”. In aprile fanno a pugni tra loro, una accanto all’altra, le parole dell’irredentista e bellicista Ardengo Soffici (“Considero ingiusto chi ci nega la città di Fiume e porco chi la rifiuta non la vuole ad ogni costo”) e quelle del pacifista Piero Jahier (“Altri morirà per la Storia d’Italia volentieri/ e forse qualcuno per risolvere in qualche modo la sua vita”). Ai primi di giugno alcuni versi sulla fragilità scritti in trincea da Giuseppe Ungaretti si incrociano con le parole di Franz Kafka che ai combattenti augura “dal profondo dell’anima tutto il male possibile”. A ottobre la testimonianza di Hanna Arendt, per cui “la generazione del fronte era animata esclusivamente dal desiderio di assistere alla rovina di questo mondo in cui tutto era fittizio, la sicurezza, la cultura, la stessa vita”, precede le parole di Attilio Frescura dal Diario di un imboscato: “Rientrati nella vita una sola cosa necessita: predicare la bontà, educare i giovani alla bontà”.
Finiti i giorni dell’anno, una trentina di pagine di appendice forniscono un utile e originale prontuario con i riferimenti alle manifestazioni e ai premi letterari, alle accademie, alle scuole e ai master e ai siti web di editoria e un indirizzario delle case editrici italiane.
Oltre all’agenda tascabile è disponibile nelle librerie anche un’agenda letteraria da tavolo, dedicata interamente al 750mo anniversario della nascita di Dante. Anche qui la scansione è settimanale, e di fronte alla parte su cui scrivere ci sono brani selezionati dalla Divina Commedia, illustrati dagli acquerelli che Amos Nattini, pittore autodidatta, fece tra gli Anni Venti e Trenta, ben inquadrati in tre dei brevi articoli nella parte finale dell’agenda. I brani seguono la parte informativa sulle società e gli istituti danteschi in Italia e nel mondo, sulle iniziative dell’anno dantesco, sulla Società Dante Alighieri. Interessante il percorso di Ranieri Polese sulle canzoni italiane che fanno riferimento a Dante.
Strana e a dir poco curiosa invece la scelta di selezionare, tra i molti studi in circolazione, la presentazione-recensione di un libro di Enrico Cerni su “Dante per i manager. La Divina Commedia in azienda” per cui l’Inferno sarebbe “il regno del male, senza trust”, il Purgatorio il “regno degli interinali” dove si purgherebbero “i sette peccati capitali del management” e il Paradiso “il regno del ben-essere” dove Beatrice viene presentata come “smile manager che ha il compito di spiegare al suo coachee verità grandi e complesse”. Mi piacerebbe, in merito, sentire la voce e il pensiero di Benigni, soprattutto a quale girone destinerebbe l’autore.
Personalmente mi auguro che le celebrazioni del 750mo anniversario di Dante non vadano tutte in questa direzione. Quest'anno, nell'agenda dantesca che viene pubblicata ogni anno a partire dal 2003, la prefazione e l’introduzione sono state affidate a Luca Lotti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e Dario Nardella sindaco di Firenze, con una decisa scelta più che istituzionale. Come se oggi fosse necessario o inevitabile, per presentare un poeta eterno, far precedere la sua poesia non da riflessioni di chi ha dedicato anni a studi danteschi, ma dalle parole formali e per nulla significative di uomini vicini e fidati al novello Principe di origine fiorentina, che ci governa a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno. Segno dei tempi, che si riverberano persino sulle agende da tavolo.
Agenda letteraria 2015 a cura di Gianni Rizzoni, pp. 160, Metamorfosi editore, euro 14
Agenda Letteraria Dante Alighieri 2015, a cura di Gianni Rizzoni. Società Dante Alighieri, Metamorfosi, pp. 160, euro 18
Luciano Minerva http://www.elbadipaul.it/