GRANDUCATO DI TOSCANA ASBURGO LORENA (1737-1801/1814-1860)
Il commissario straordinario per l’Elba e Piombino,conte Agostino Fantoni,che per conto di Sua Altezza Imperiale e Reale,il Granduca Ferdinando III, fu nominato ad amministrare l’immediato periodo postnapoleonico nei territori che erano stati occupati dai francesi ,trovò una situazione carceraria che all’Elba
era disastrosa.
E’ quanto si apprende da una relazione dello stesso Fantoni:
“….Carceri.
Le carceri che nel sistema francese doveano essere divise in varie Classi, in Portoferraio sono tutte d’una qualità, cioè cattiva senza ventilazione e per conseguenza malsane, specialmente nella stagione estiva in cui l’aria mefitica che si respira nelle medesime fa ammalare quegli infelici che vi sono destinati a languire ed è della più grande importanza e necessità che il Governo si occupi per il loro miglioramento”
(Affari generali del Commissario Straordinario dell’isola d’Elba dal 1°settembre 1815 al 16 marzo 1816. Filza n 3.Carta 379.ASCP )
Si apprende ancora da un relazione dello stesso Fantoni quanta era la spesa pubblica per “Pigione carceri presso le Comuni” e per il “Mantenimento dei Carcerati” nell’anno 1815.
La voce di spesa “Mantenimento dei carcerati” , per un totale di Lire toscane 2382.1.4, la si ritrova ripartita a carico di ogni comunità dell’isola (Portoferraio, Marciana, Poggio, Marina di Marciana, San Piero, S.Ilario, Capoliveri, Lungone, Rio, Marina di Rio).
Ciò non deve sorprendere poiché per ogni comunità era previsto un giudice di pace con compiti di amministrazione della giustizia in prima istanza.
La voce di spesa per pagamento “Pigioni delle Carceri presso le Comuni” è pari ad un totale di lire toscane 1362.7.2
Dal carteggio del governatore militare e civile dell’Elba, conte Strasoldo, si apprende che il Granducato di Toscana,preso atto della orrenda situazione carceraria si dette da fare per migliorarla a cominciare proprio dalla qualità della vita dentro le carceri e non solo in quelle dell’Elba ma di tutto il Granducato.
Il 29 aprile 1816 il devotissimo servitore A. Puccini dalla Presidenza del Buon Governo in Firenze invia una “Circolare relativa al servizio delle Carceri…perché osservato sia ovunque un sistema uniforme e costante in questa parte di servizio,saranno portati ad esecuzione i seguenti Ordini ed Istruzioni” .
(Affari generali del Governo dell’isola d’Elba anno 1816.Filza 3.Carta 165.ASCP)
Seguono quindici Ordini ed Istruzioni per procedere alla creazione di un inventario di tutto quello che è contenuto dentro le carceri granducali dai mobili, ai materassi, alle coperte, stoviglie ecc.
“I°. Dovrà essere riscontrata il dì 1 Maggio 1816 la quantità e la qualità dei Mobili esistenti in ciascuna delle Carceri del Gran-Ducato e confrontata con l’Inventario dei medesimi che si ritrova nei Tribunali
II°. Assisteranno a questa operazione il Giusdicente ed il Cancelliere Comunitativo alla presenza del Consegnatario attuale
III° Saranno concordati uno o più Periti per eseguire la stima di detti effetti e la differenza in meno della stima fissata nell’Inventario già esistente diverrà a favore della Cassa fiscale ,un Debito del Consegnata ario come quello che ha fin qui lucrata l’antedetta indennità e sarà steso l’Atto di questa Perizia da
firmarsi anche da detto Consegnatario…..”
(Idem come sopra )
Quindi si ordina che sia formato un nuovo Inventario per ogni stabilimento carcerario,individuando nel “Custode” un preciso responsabile insieme col “Giusdicente”.
Si ordina infatti che “in ogni mese e in giornate non fisse per mezzo del Giusdicente, che dovrà farsi assistere dal Cancelliere Comunitativo, la visita e riscontro, capo per capo, con l’Inventario alla mano, di tutti i Mobili, per verificare se si conservano dal Custode con quella attenzione che conviene, e se il consumo è corrispondente all’uso ordinario e regolare dei Mobili o se questo è eccessivo.
Se sarà trovato dell’abuso,perché il Custode non abbia procurato che i Materassini e Coperte in specie siano di tempo in tempo messe all’aria, acciò si prosciughino, e si purghino, sarà responsabile personalmente dei danni che la sua incuria potrà aver cagionati….
“XV°. I Giusdicenti ai quali incombe di prestare tutta l’attenzione per l’interesse del R. Fisco,avranno una speciale cura che non si introducano abusi,che le Materasse e Coperte ed ogni altro Attrezzo sia conservato colla diligenza maggiore e che le Visite Mensuali non siano atti di pura formalità ma servano all’oggetto preciso ed al fine economico per cui sono state ordinate”
(Idem come sopra)
Marcello Camici
ASCP.Archivio storico comune Portoferraio