Domani, domenica 1 febbraio 186 musei di 25 paesi del mondo parteciperanno all’evento “Follow a Museum Day” contrassegnato dall’hashtag #followamuseum.
Si tratta di un giorno dedicato a far dialogare in rete i Musei, le persone che li gestiscono, appassionati e visitatori, reali e virtuali, in una grande conversazione su Twitter.
Il primo #followamusem , lanciato nel 2010 da Jim Richardson, che si occupa di marketing per i musei - e che ha anche scritto le linee guida per la gestione di twitter rivolta agli staff dei musei- , ha avuto subito un grande successo dando visibilità sia ai musei, sia permettendo alle persone in rete di esprimere pensieri sul significato dei musei, condividere immagini e dialogare.
Anche il Comune di Rio nell’Elba con il Museo Civico archeologico del Distretto minerario (account twitter @MuseoRioElba ) ha aderito all’iniziativa, registrandosi già alcuni mesi fa al sito www.followamuseum.org , e domani sarà in rete a raccontare curiosità e storie legate al Museo, ai reperti in esso esposti e all’Isola d’Elba.
Nota interessante: l’evento nel 2014 ha visto la presenza di 129 musei, distribuiti in 19 paesi del mondo, quest’anno invece i Musei, ad oggi, sono 193 e coinvolgono 25 nazioni. Per quanto riguarda l’Italia i musei che partecipano, ad oggi sono 25, di cui ben 8 toscani.
A proposito di questo i musei della Toscana che partecipano all’evento, oltre al Museo civico archeologico del Distretto minerario di Rio nell’Elba, sono: Il Museo di Storia naturale di Firenze (@StoriaNatutale), il Museo del Novecento di Firenze (@MuseoNovecento), Massaciuccoli Romana- Area archeologica (@MassaciuccoliRo), Musei degli Strumenti per il Calcolo di Pisa(@PecoriniArianna), Mus.e Firenze (@musefirenze), Le Murate-Progetti Arte contemporanea (Fi) (@LeMuratePac).
Si tratta di un’occasione importante che, come si legge nel manifesto di lancio, ha l’obiettivo di “portare una ventata di freschezza fra i musei e i loro followers su Twitter. Una grande opportunità per i musei di riscoprirsi e un’opportunità per far dialogare anche i vari musei e le persone che li gestiscono fra loro e un modo nuovo anche per far nascere nuovi progetti”.