A proposito di "Cafiero ritira la squadra" la prima parte dell'intervista fatta nell'anno scolastico 1986/87 da Luciano Geri e dai seguenti allievi Alessandro Puccini, Ranieri Giacomelli, Federico Brugioni, Fenio Salvi, Davide Del Ministro ed Emiliano Galletti sul vecchio campo sportivo di Mola.
Dopo diverse prove siamo riuscii ad intervistare Cafiero, un personaggio famoso nel calcio capoliverese, anche se non è proprio di Capoliveri. Quando l'abbiamo trovato in piazza seduto sulla panchina a conversare con gli amici gli abbiamo chiesto se era disponibile, con un sorriso ci ha detto che lui con i ragazzi c'è sempre stato bene e ci avrebbe accontentato volentieri. Ricciolo, vestito da pescatore, ci ha seguiti in ciabatte nella cantina del maestro scherzando con noi. Nella cantina non c'erano le sedie per tutti, così molti si sono seduti su delle cassette, lui ha preso la palla al balzo ed ha cominciato a raccontarci.
"L'Unione Sportiva molti anni fa era dove adesso c'è un negozio che vende articoli sportivi, io ne ero il presidente, c'era tanta gente a vedere la tv perché c'era una partita internazionale, giocava l'Italia contro l'Inghilterra. La migliore sedia l'avevo io perché ero il Presidente, venne un caro amico capoliverese, che era vissuto per tanti anni in Australia, mi alzai per farlo sedere ed io mi misi su una cassettina come voi adesso. Ad un certo punto questo fa il tifo per l'Inghilterra perchè era venuto dall'Australia, lo lasciai un po' fa poi mi "incazzai", mi alzai e gli dissi: " senti un po' bello, se si venuto pe' fa' il tifo pe' l'Inghilterra, quella è la porta, esci fori o ti piglio a calci, perché qui simo in Italia e devi fa' il tifo pe' l'Italia. Oh come to' dato anco la poltrona e mi fai il tifo pe' l'Inghilterra"…. attaccarono tutti a ride…
Sono venuto a Capoliveri nel 1927, avevo 14 anni, feci una squadra di ragazzi della vostra età, anche se a Capoliveri una squadra c'era già. C'era Amedeo Pisciata, il babbo del Topino, il monchino, Peppe di Carmelitta, morto anche lui, erano una squadra che valeva abbastanza, c'era anche Tore della Gatta, quello che sta ai palazzoni; lui aveva fatto il collegio, a pallone giocava bene, faceva le piroette, scartava l'omo, dribblava. Feci questa squadra e la tirai su per qualche anno, questi ragazzi giocando si rinforzavano, la volontà l'avevano; un certo Fiorenzo che ora sta a Rio Marina, figliolo di Geremia, ma è un capoliverese in pieno, (parente di Ottavina) aveva una squadra. Io una volta gli dissi se voleva fare una partita amichevole fra i miei ragazzi ed i suoi omeni, giusto per la soddisfazione di giocare e di provare la squadra. La partita fu fatta a Mola. Loro vennero credendo di fa za-za, invece finì uno a uno. Fiorenzo rimase male, gli dissi che l'avevo imparati a giocà e se non era per il timore verso i suoi grandi potevamo anche vincere. Mi invitò il giorno dopo insieme al Topino a giocare con la sua quadra a Rio Marina, avevo 14 o 15 anni. Mi ricordo che il Topino giocava ala sinistra, io che ero piccolo come voi mi alzai e di testa lo insaccai in porta. Un riese di nome Poldo disse: " Maremma cane! Mira un po' come monta sta bamboletto". Ho giocato anche imprima squadra a Piombino quando valeva.
Ritornando al campo di Mola……era fenomenale perché quando cascavi non ti facevi niente, era come di gomma. Ora i campi l'annacquano per renderli più soffici, lì invece ci pensava il mare quando faceva l'empifondi, lo riempiva d'acqua, quando si ritirava ci restava una poltiglia e se cascavi in terra era come cascare su un materasso, non c'era nemmeno pericolo di sgraffiarsi. Non ci cresceva erba perché eravamo sempre lì, avevamo molto fiato; Repuffo a quel tempo era l'allenatore dell'Elbana, diceva che se l'Elbana avesse avuto il fiato del Capoliveri, non ci sarebbe stata altra squadra che poteva vincerla.
CHE PERIODO ERA? Eravamo nel 1928/30.
RACCONTACI DEL FAMOSO DETTO CAFIERO RITIRA LA SQUADRA!
All'Elba nel 1932/33, si fece un campionato, la Coppa Commercianti, siamo durante il fascismo, tutte le partite vennero giocate a Portoferraio, perché era l'unico campo regolare. La squadra del Portoferraio era composta dagli allievi dell'Elbana, giunti al conquibus, il Portoferraio aveva vinto il suo girone, a tutti aveva dato 6 gol, aveva il portiere vergine, non avendo subito gol. Anche il Capoliveri aveva vinto il suo girone e con pochi gol di scarto, quindi eravamo a pari punti. Lo spareggio fu arbitrato da Repuffo, che aveva militato come giocatore in serie A. Domandai a Repuffo "Ma oggi gioco con l'Elbana o con gli allievi? " Perché Pardini, Ridi, Landi ed altri giocavano in serie C, mentre noi eravamo tutti ragazzi. …" Che dovemo perde lo so, ma così…." Fu allora che i ferraresi dagli spalti urlarono: "Cafiero ritira a squadra! Dissi a Repuffo: "Io gioco lo stesso, però a noi 6 gol 'un ce li date!". In porta avevo Borisse, il babbo di Giorgio, portiere che valeva molto. Conoscevo gli schemi di gioco, non giocai attaccante ma mediano, con questo sistema mi chiusi in difesa. Fu una scazzata, partii col pallone, dribblai e andetti a fa gol al signor Pardini portiere di serie C. Dissi a Repuffo: "Ora so' soddisfatto, all'attacco un ci vado più e mi misi davanti a Borisse. La partita finì 2 a 1 per il Portoferraio… così è passato alla storia il detto. " Cafiero ritira la squadra!"
Tifosi capoliveresi ce ne erano tanti, erano partiti con 3 camion, a quel tempo pullman non ce n'erano.
FINE PRIMA PARTE
Successivamente ho approfondito l'argomento ……l'allora podestà di Capoliveri Salvatore Magnanini aveva organizzato la tifoseria mettendo a loro disposizione tre camion, quando si rese conto che nel Portoferraio giocavano anche titolari dell'Elbana e quindi la sconfitta del Capoliveri poteva essere pesante, per non fare brutta figura o meglio mantenere l'onore politico capoliverese , per i motivi appena detti, anche lui gridava a Cafiero di ritirare la squadra.
Luciano Geri "il maestro"