Sabato 25 scorso, alla Telemaco Signorini di Portoferraio si sono incontrati artisti, galleristi e tanto pubblico per amore della cultura e dell'Arte. Una delle rare serate con un' emozionante atmosfera di vera cultura.
Nella mostra Bolano ha esposto una sessantina di opere tra quelle recenti ed altre che hanno rappresentato i suoi quattro cicli pittorici: Cristo, Napoleone Mario Luzi e la Donna Isola, opere che saranno esposte dal Comune di Prato in un nuovo Museo d'Arte Moderna sorto sopra il chiostro trecentesco di San Domenico.
Questa pittura, di forti segni neri e contrasti, esprime nei vari soggetti la drammaticità del pittore che, appunto, si definisce un romantico-drammatico per la sua vita piena di emozioni, sensazioni e visioni del mondo.
L'Assessore alla cultura Roberto Marini, dopo aver illustrato le qualità del nostro Maestro, ha annunciato uno degli eventi più importanti che Portoferraio sta per realizzare in collaborazione con Italo Bolano: un Museo internazionale d'Arte Moderna anche attraverso le donazioni di moltissime opere che Bolano intende lasciare alla Città di Portoferraio.
Questo Museo porterà il nome di Bolano ma è aperto a tutti i più noti artisti del passato e del presente.
Il maestro elbano possiede una collezione nella quale figurano, tra gli altri, opere di Emil Schumaker, Guttuso, Nina Melova ed altri che donerà al Museo stesso.
Si stanno studiando gli spazi possibili nella città. Al momento, in attesa della collocazione ottimale, il Museo avrà il suo inizio con una esposizione permanente di ceramiche in alcuni spazi del Forte Falcone.
Bolano intende anche offrire la sua esperienza, frutto di studi svolti a Gerusalemme, Parigi, Madrid e New York, nel campo dell'arredo urbano.
Molti suoi interventi nelle piazze li ha già realizzati nel territorio della Val d'Aosta, a Milano, in Svizzera e in Toscana.
Ha preso quindi la parola il prof. Alberto Brandani, Presidente del premio letterario Raffaello Brignetti, per presentare il nuovo libro sulla vita e le opere del Maestro, edito da Skira. Brandani ha sapientemente illustrato, con poche ed efficaci parole, i motivi che hanno legato l'artista a personaggi storici, come Napoleone e Mario Luzi nonché alla figura del Cristo e della sua “Elba”, la Donna Isola. Egli ha saputo coniugare nel tempo, con la pittura, la storia, la poesia e la bellezza con le figure femminili legate simbolicamente alla nostra bella Isola.
La mostra sarà visitabile fino al 31 luglio.