E’ in libreria Passioni, romanzo storico di Maria Gisella Catuogno, edito da Il Foglio Letterario, che narra la straordinaria vita di Cristina Trivulzio di Belgioioso, patriota ed eroina del nostro Risorgimento, al quale partecipò non solo economicamente, aiutando esuli politici e finanziando sollevazioni contro l’occupante straniero, ma anche con un contributo di generoso impegno personale nelle Cinque Giornate di Milano e nella difesa della Repubblica Romana, durante la quale diresse, con abnegazione e competenza, i dodici ospedali militari della città fondando anche il corpo delle infermiere laiche.
Ma Cristina fu molto di più e non è enfatico definire la sua vicenda esistenziale come un concentrato di mille vite in una: dotata di un’eccezionale carisma e di una bellezza raffinata – immortalata dal celebre ritratto di Francesco Hayez – incantò schiere di ammiratori, facendo innamorare di sé artisti e intellettuali, da Rossini a Liszt, da De Musset a Mignet, da Bellini a Chopin; tenne a Parigi, negli anni dell’esilio, a cui la costrinsero austriaci e austriacanti, un salotto culturale tra i più apprezzati della capitale, svolgendo un ruolo da talent scout e dedicando serate memorabili alla letteratura e alla musica; saggista e giornalista, scrisse opere storiche, teologiche e reportages di viaggio, oltre a fondare e a dirigere giornali; nella sua tenuta di Locate attuò riforme sociali coraggiose e moderne, sottraendo alla miseria e al degrado materiale e morale i suoi contadini e i loro figli; sposò giovanissima il bel principe di Belgioioso, impenitente libertino, trovando la forza, dopo quattro anni di tradimenti e umiliazioni, di abbandonarlo per difendere la sua dignità di moglie e di donna.
Intelligente, intuitiva, iperattiva, idealista e realista al contempo, Cristina fu un autentico ciclone di vitalità e di modernità, in un’ Italia che faticosamente cercava di liberarsi dal giogo austriaco: la sua condizione privilegiata di aristocratica facoltosa fu da lei messa al servizio delle cause più nobili e spesso incomprensibili anche per le menti apparentemente più aperte e illuminate. Sempre un passo in avanti rispetto a chi la circondava, fu non di rado disprezzata perché troppo brava e coraggiosa per essere donna. La sua geografia, oltre Milano, comprende non solo le maggiori città italiane, ma anche la Svizzera, la Provenza, Parigi, l’Inghilterra e l’Irlanda. E poi, dopo la repressione del 1849, l’esilio in Oriente: Malta, la Grecia, Istanbul, la Cappadocia e Gerusalemme sono altrettante tappe di un itinerario fisico e spirituale che provoca tutt’oggi stupore per l’intraprendenza della protagonista.
Una vita vissuta pienamente, dunque, senza abdicare a nulla, e intrisa di travolgenti passioni amorose, politiche e intellettuali, come esigeva la cultura romantica del tempo, che in Cristina Trivulzio, la principessa rivoluzionaria, la prima donna d’Italia, trovò l’humus adatto ad una mèsse copiosa di sogni, ideali, battaglie, opere e pensieri di sconcertante attualità.
Il romanzo, di cui esiste la versione digitale (col titolo Padrona del mio cuore ed. Libromania) è reperibile, oltre che in libreria, anche on line su Ibs, Il Foglio letterario ed altri stores.
Verrà presentato alla Gran Guardia venerdì 18 dicembre alle ore 16.30.