La penultima e brillante opera in versi del parigino Baptiste Poquelin, in arte Moliére, va in scena stasera, giovedì alle ore 21,15, al Teatro dei Vigilanti di Portoferraio nell' adattamento di Monica Conti; la traduzione è quella famosa del 1994 dello scomparso scrittore viareggino Cesare Garboli.
Les Femmes savantes, fa parte di quel ristretto numero di opere che l'autore scrisse per sua necessità espressiva, e non per compiacere le esigenze della corte reale.
"La succulenta piéce teatrale, per chi non lo sapesse, è una divertente esplicazione dell'eterna diatriba tra due opposti punti di vista: da una parte gli intellettuali, ligi alle bizzarrie del pensiero, ammiccanti al sublime, per cui la comprensione dei massimi sistemi è tutto ciò che l'umanità implora d'avere; dall'altra i materialisti: uomini e donne che esprimono esplicitamente il volere di esaudire i bisogni terreni, che puntano decisamente al sodo, non interessandosi - se non poco approfonditamente, per gusto personale - dei bisogni dell'intelletto. Per chi Molière parteggi è ancora oggetto di discussione, il fatto reale è che gli intellettuali ricevono un brusco ridimensionamento sul finire (l'esponente principe di tale categoria, si scopre essere un abile scopiazzatore di opere preesistenti, oltre che mirante alla ricca dote di una delle figlie della famiglia), mentre i rappresentanti della categoria opposta, pur prendendone di santa ragione per tutta l'opera, sul finire hanno la loro bella rivincita, seppur amara. In realtà Molière puntava in un altro senso, chiaro eppur non banale da cogliere: l'intelletto e l'interesse verso i problemi materiali non sono altro che paraventi di diversa fattura per raggiungere un'eguale ricompensa, il maledetto "posto al sole", la fama d'essere riconosciuti dalle persone, il potere personale di poter essere ascoltati nelle proprie - assennate e non - farneticazioni."
Produzione Elsinor Teatro Stabile d'Innovazione.
Prenotazioni 0565 944024