FINE DEL GRANDUCATO DI TOSCANA. L'ALBA DELL'UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA (1859-1860)
Il 30 aprile 1859 il Gonfaloniere di Portoferraio così scrive agli altri gonfalonieri dell'Elba:
"Signori Gonfalonieri
di Marciana Longone e Rio
Lì 30 aprile 1859
Le rimetto accompagnato dalla presente il Proclama da me affisso in conformità del Decreto del Governo Provvisorio di Toscana dè 28 Aprile 1859 diretto a richiamare i giovani che volontari desiderano concorrere alla Guerra dell'Indipendenza a venire ad iscriversi per inviarli sotto la bandiera: per cui se anche costà vi fossero dei giovani che desiderano far parte di quelli che partiranno di qui si compiacciano subito inviarli qua per poterli unire agli altri che dovranno marciare Squarci "
(Copialettere del Gonfaloniere di Portoferraio dal dì 31 ottobre 1856 al dì 22 maggio 1859.Anno 1859 dal numero 63 al 65.Archivio storico comune Portoferraio)
Nella stessa giornata, 30 aprile, il governatore dell'Elba scrive a quello di Livorno dal quale aveva ricevuto l'invito "a dare le disposizioni necessarie perché da tutti gli Uffizi del Compartimento siano tolte le armi granducali" rassicurandolo:
"Al Cav. Comandante Governatore di Livorno
Eccellenza
I proclami che V.E. mi ha rimessi colla sua minuta officiale dè 28 Aprile sono mostrati subito nei soliti modi, pubblicati e affissi nei vari paesi di questa isola e mi riesce ( )assicurare che finora l'ordine pubblico non è
stato minimamente alterato.
Ho l'onore di compiacermi col più distinto ossequio"
(Affari generali del Governo dell'Elba 1859-1860.Carta 172.Archivio storico comune Portoferraio)
Il Governatore dell'Elba ha infatti così ordinato ai gonfalonieri e ai comandanti militari dei circondari di
Longone e Marciana:
"Ai Gonfalonieri di Marciana Lungone e Rio ed ai Comandanti Militari Circondari di Lungone e Marciana
30 Aprile 1859
Ill.mo Sig.
Dal Governo Provvisorio della Toscana essendo stato ordinato la rimozione delle armi da tutti gli Uffici con quelle precauzioni consigliate dalla prudenza procedendo nel modo più quieto possibile .debbo ordinare VS Ill.ma di dare le disposizioni occorrenti perché stanotte le armi che sono in cotesti Uffizi vengano rimosse "
(Idem come sopra)
E le armi sono immediatamente rimosse dagli uffici pubblici dell'Elba.
Infatti, sempre in data 30 aprile, il governatore dell'Elba così scrive a quello di Livorno:
"Al Cav. Comandante Governatore
Di Livorno
30 aprile 1859
Eccellenza
Mi è pervenuta stamane la Officiale di VE per ( )e già le armi granducali erano state remosse dagli Uffizi di questa Città e subito sono stati circolati gli ordini ( ) di altri Presidi dell'Isola, nel modo ordinato col Dispaccio del Governo Provvisorio, che VE mi ha partecipato"
(idem come sopra)
Quanto sta accadendo all'Elba indica che le più alte autorità di governo e amministrative, governatore e gonfalonieri, hanno recepito le direttive del governo provvisorio toscano.
Le direttive sono tese a mantenere l'ordine costituito e pubblico-da qui la richiesta di rimozione di ogni arma dagli uffici pubblici per il timore che ne venga fatto uso per sommosse - e a "richiamare i giovani che volontari desiderano concorrere alla Guerra dell'Indipendenza a venire ad iscriversi per inviarli sotto la bandiera"
Marcello Camici