Tutto è cominciato all'età di 8 anni nella 'banda' di Portoferraio, a dimostrazione che la musica dal basso, oltre ad essere cosa buona e giusta in sé, è anche fucina di talenti internazionali, qual'è appunto Jacopo Taddei. Lo incontriamo a Portoferraio, di ritorno dal 'Vienna International SaxFest' in una delle rare volte nelle quali riesce a tornare a casa. E' all'ultimo anno del Conservatorio Verdi a Milano, dopo essere passato per il Mascagni (a 9 anni, ammesso con 10/10) e il Rossini, in una eccellente classe di sax.
Ascoltandolo capisci che la laurea che avrà formalmente per le mani tra qualche mese, in realtà ce l'ha già da un pezzo: negli anni dal 2006 al 2015 Jacopo è stato infatti premiato come 'Primo Assoluto' in 18 competizioni internazionali e nazionali (basti citare il primo Premio Claudio Abbado, sez. sax, del concorso nazionale istituito dal MIUR per valorizzare le eccellenze dell'alta formazione); ultima in ordine di tempo la borsa di studio - vinta al corso di perfezionamento dello scorso anno ad Umbria Jazz – che lo porterà la prossima estate a frequentare le 'five weeks' presso il prestigioso Berklee College of Music di Boston.
Dalla Filarmonioca Pietri (già allora diretta dal Maestro Manrico Bacigalupi, ndr) al mondo, insomma.
Formazione classica, certo, ma lo strumento scelto, inventato a Parigi nel 1841 da Adolphe Sax, porta giocoforza agli autori contemporanei, ad un universo musicale nel quale i confini tra classica e jazz sono assai labili. Jacopo svolge un'intensa attività concertistica (si esercita mediamente 5 ore al giorno) ed è docente di saxofono ai Corsi Musicali Serali del Conservatorio di Milano.
All'Elba ha già suonato una volta, chiamato dagli Amici del Festival e - sfatando una volta tanto il fatto che nessuno sia profeta in patria, si spera che nel prossimo settembre, possa avere il ruolo che merita nella programmazione ufficiale dell' Elba isola Musicale d' Europa. In uscita, questa estate, il suo primo cd, allegato alla rivista Suonare News, che tira 15mila copie.
CR