L'ALBA DELL UNITA' D'ITALIA ALL'ELBA (1859-1860)
Il Governo Provvisorio Toscano ha emanato un decreto di amnistìa per reati politici commessi nel territorio dello stato toscano e "combatte per espellere il massimo principio di ogni disordine,la conquista degli stranieri e il predominio di una Potenza che con la forza ha per tanto tempo impedito l'ordinamento naturale e vero della nazione":questa "Potenza" è l'Austria. Da Firenze,con queste parole,Celestino Bianchi ,segretario generale del Governo Provvisorio Toscano, il 3 maggio 1859 si rivolge al governatore militare e civile dell'Elba che governa il territorio dell'Elba. Lo fa perché l'Elba è luogo "in prossimità di frontiera"dello stato toscano,luogo dove pertanto potrebbero presentarsi "individui non compresi nell'Amnistia". "Circolare n°7 Ill.mo Signore, Un Decreto d'Amnistìa venne pubblicato dal Governo Provvisorio a favore di quegl'individui che furono accusati di delitti o trasgressioni politiche.Rimangono per conseguenza esclusi da questa Amnistia i condannati o prevenuti per ragioni o trasgressioni comuni. VS Ill.ma sa che presso le nazioni più libere l'azione delle Leggi è più rispettata e forte che negli Stati governati dispoticamente; che il regno della libertà è il regno dell'ordine , e che l'indipendente e inviolabile esercizio del potere dei Magistrati è uno dei più grandi acquisti della moderna civiltà. Ogni rilassamento in proposito contraddirebbe ai più urgenti bisogni del paese in questi giorni nei quali l'Italia non che voler rallentare i vincoli che sono necessario fondamento della Società,combatte per espellere il massimo principio di ogni disordine,la conquista degli stranieri ,e il predominio di una Potenza che con la forza ha per tanto tempo impedito l'ordinamento naturale e vero della nazione. Pertanto alla esecuzione regolare del sopraccennato Decreto importa che la VS Ill.ma si ponga in grado di conoscere quali individui appartenenti al suo Compartimento possano invocare il benefizio dell'Amnistia, e il titolo del delitto per cui sono stati colpiti con pronunzia condannatoria o sotto la prevenzione del quale si sono allontanati dalla Toscana. Sarà quindi cura di VS di dare immediatamente alle competenti autorità di frontiera le istruzioni e disposizioni opportune,perché,ove si presentassero individui non compresi nell'Amnistia ,sieno convenientemente avvertiti della vera loro situazione di fronte al Governo: situazione che li porta necessariamente o ad essere respinti dalla Toscana o ad essere trattati secondo il disposto delle nostre Leggi ,VS potrà anche a tale oggetto e in quanto possa occorrere,porsi in corrispondenza e in accordo con le altre Prefetture. Il Governo Provvisorio richiama inoltre l'attenzione di VS Ill.ma sopra l'arrivo e il movimento dei forestieri.Le istruzioni che esistono a riguardo a questa materia vogliono essere specialmente osservati in quanto provvedono a quell'ordine che è necessario alla sicurezza sociale in qualunque forma di governo e in qualunque tempo, e più in questo,nel quale anche quella parte d'Italia che godeva delle franchige costituzionali limita temporaneamente l'esercizio di esse per poter con più sicurezza raggiungere più alto scòpo,l'indipendenza della nazione. Perciò fa d'uopo vigilare sull'introduzione nel Territorio Toscano di Esteri privi di carte regolari massimamente se si abbiano fondati timori che la loro presenza possa compromettere l'ordinato indirizzo della cosa pubblica.Ciò deve essere eseguito con modi lontani da ogni giusto rimprovero di vessazione o molestia non necessaria:ma nello stesso tempo l'azione del Governo deve essere ferma e decisa nel non permettere che nascano moti né di ritorno verso il passato né per indirizzarsi ad altra nuova via fuori di quella che dal criterio e dal consenso delle nazioni oggi ne viene chiaramente additata. VS Ill.ma userà a riguardo dei Forestieri scevri da qualunque censura o sospetto quelle medesime facilitazioni che finora si sono praticate specialmente riguardo al loro ingresso in Toscana dai luoghi situati in prossimità delle Frontiere. La parola della Legge non può raggiungere il suo scòpo senza le rette disposizioni dell'animo e della mente di chi ha l'incarico e il dovere di applicarle con civile prudenza e fermezza. Se il Governo ha fiducia che l'opinione pubblica ,non meno che il senno e l'opera di V.S. Ill.ma,varranno a far sì che l'ordine e la libertà vadano di pari passo,come inseparabili appaiono questi due principi alla mente umana,se non è offuscata da tristi passioni. E pregando ad accusarmi ricevimento della presente,passo all'onore di dichiararmi Della S.V. Ill.ma Firenze 3 Maggio 1859 Devotiss. Servitore Celestino Bianchi Segr.Gen. del Governo Provvisorio Toscano Visto: U. Peruzzi " (Affari generali del Governo dell'Elba 1859-1860.Filza 2. Doc 15-100."Circolari da 1 a 42".Archivio storico comune Portoferraio).
Marcello Camici Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.