A distanza di un anno dal primo successo riapre i battenti la seconda edizione di Elbabook festival, proponendosi come una realtà capace di lasciare un segno duraturo sia nel territorio che la ospita sia nel panorama culturale che vuole valorizzare, dando risalto a un settore, l'editoria indipendente, sempre più in crescita. Unico nel suo genere questo evento nasce dalla necessità di presentare l'insularità come occasione di incontro, confronto tra uomini, luoghi diversi caratterizzati da un profondo attaccamento a una produttività legata al territorio e al suo patrimonio. Tale spirito si evince dall'impegno profuso dagli organizzatori elbani Roberta Bergamaschi, Andrea Lunghi, Giorgio Rizzoni, in collaborazione con il direttore artistico, insegnante e scrittore ferrarese Marco Belli, persone accomunate dalla volontà di dare risalto a una cultura che non sia astratta o “altra”, ma espressione di un legame tra cittadino-tradizione-ambiente, in una prospettiva di tutela oltreché di promozione turistica. A tale riguardo il paese di Rio nell'Elba, scelta come simbolo di un'identità che non vuole perdersi, diviene dal 26 al 29 luglio 2016 cornice suggestiva di un'esperienza che rifiuta la mera celebrazione del “libro”, presentandosi come “laboratorio”, contenitore di saperi condivisi secondo l'intento di una creatività che nasce dalla scrittura, senza esaurirsi in essa.
Il visitatore si troverà direttamente coinvolto durante i quattro giorni attraverso tavole rotonde, presentazioni, spettacoli teatrali e circensi, partecipe nel processo di valorizzazione di una cultura che deve essere intesa nella sua pluralità grazie alla riflessione sulle novità del mercato editoriale, sul “destino” dei diritti d’autore e sul ruolo svolto dall’editoria indipendente locale e non, sulle biblioteche e l'ausilio delle nuove tecnologie, sul rapporto imprescindibile tra testo, scuola ed educazione alle nuove cittadinanze. Il festival vedrà come protagonisti anche i bambini attraverso l'allestimento di laboratori didattici organizzati nei giorni 27, 28, 29 luglio, riguardanti gli ambiti della biologia marina e le varie espressioni artistiche. Notevole rilievo, inoltre, sarà dato al tema
dell’integrazione in relazione agli attuali fenomeni migratori e alle conseguenti implicazioni culturali, prendendo in considerazione una realtà vicina come quella del carcere di Porto Azzurro e coinvolgendo i detenuti in letture scelte. In relazione a quest'ultimo aspetto è prevista la proiezione di un film-documentario sulla comunità eritrea, Asmarina, dei registi Alan Maglio e Medhin Paolos e il conferimento del premio alla migliore traduzione dall'arabo in italiano, dedicato a Lorenzo Alberto Claris Appiani, avvocato di origini elbane assassinato nel 2015, per testimoniare come sia
possibile concepire l'idea di una società, sì, legata alle proprie tradizioni, ma rispettosa delle diversità esistenti. Attraverso tale manifestazione l'Isola d'Elba ha l'opportunità, dunque, di mostrarsi come fucina di talenti, luogo di produzione e promozione culturale grazie alla partecipazione di piccole-medie attività, al sostegno di associazioni e enti, tra cui annoveriamo la Fondazione Isola d'Elba, la quale si augura sia mantenuto nel tempo l'interesse per l'imprenditoria editoriale emergente, unitamente all'attenzione verso un territorio da preservare secondo una visione
consapevole di esso.
Bianca Maria Ciaponi per la Fondazione Isola d'Elba