L'ALBA DELL’UNITA’ D’ITALIA ALL’ELBA (1859-1860)
Il 27 maggio 1859 il governatore di Livorno scrive a quello dell'Elba manifestando tutta la sua preoccupazione per quanto riguarda l'arruolamento di volontari per la guerra dell'indipendenza che provengono dall'estero in particolar modo dalla romagna pontificia.
La preoccupazione è legata al fatto che se esclusi dal servizio militare per mancanza di moralità o per difetti
fisici possano dedicarsi al brigantaggio.
A questi soggetti deve essere impedita la dispersione nei piccoli paesi e nelle campagne dove è più facile che compromettano la sicurezza delle persone e delle cose.
A questi soggetti privi di regolare recapiti "ne sia curato con ogni mezzo il sollecito e sicuro rinvio alla Frontiera" nell'interesse superiore dell'ordine, della quiete, della sicurezza pubblica.
"Governo Civile e Militare di Livorno
Al Sig. Cav Colonnello
Governatore dell'isola d'Elba
Portoferraio
Ill.mo Signore
E' nell'interesse superiore dell'ordine, della quiete, della sicurezza pubblica che v'ha ora bisogno di richiamare tutta la speciale attenzione delle Autorità Governative sui non pochi Individui che dall'Estero e particolarmente dalla Romagna Pontificia si recano in Toscana onde arruolarsi come Volontari per combattere la Guerra per la Indipendenza Italiana.
Su costoro,quante volte restino esclusi dal Servizio Militare sia per difetto di moralità sia per causa di fisiche imperfezioni, la vigilanza della Polizia deve essere quanto mai solerte e attiva, quando riuscisse minore il bisogno, il brigantaggio ne sarebbe disgraziatamente la dolorosa conseguenza e a questo importa assolutamente ovviare.
E' dunque necessario che senza perderli un momento di vista, sia spiegata sul conto loro pronta ed energica
l'azione Governativa, che soprattutto ne venga impedita la dispersione per le campagne e i piccoli paesi, dove più facilmente che nei Capoluoghi potrebbero compromettere la sicurezza delle persone e delle cose e che infine siccome Individui mancanti di oggetto plausibile di mezzi di sussistenza e privi di regolare Recapiti, ne sia curato con ogni mezzo il sollecito e sicuro rinvio alla Frontiera
Lì 27 maggio 1859
Il Governatore
Annibaldi Bigazzi”
(Affari generali del Governo dell’Elba 1859-1860. Doc.101-260. Carta 221.Archivio storico comune Portoferraio)
Marcello Camici