Quali sono state le epoche della storia della nostra isola che hanno lasciato le testimonianze più significative? Forse quella delle dominazioni etrusca e romana, o quelle della fondazione di Cosmopoli e del Forte di Longone? A voi la scelta, lettori de “Lo Scoglio”, dopo aver consultato il numero invernale che da oggi potete trovare in edicola.
Sono tanti gli articoli fortemente evocativi di una storia millenaria: dalle recenti scoperte nell’insediamento romano nella rada di Portoferraio, si passa alla vexata quaestio dell’ipogeo di Marciana, si prosegue con il sorprendente sistema di rifornimento idrico ideato dagli ingegneri di Cosimo e con le opere del generale D’Alarçon, governatore spagnolo di Longone (oggi Porto Azzurro) dalle molte virtù.
Non solo eventi, ma anche personaggi che hanno lasciato eredità rilevanti nell’economia, nella cultura e nella memoria delle comunità elbane: si ricordano così le famiglie ebree che per più di tre secoli hanno contribuito allo sviluppo del commercio, le ricerche scientifiche condotte da Vittoria Altolviti sul mare dell’isola, i successi di Mario Gasparri nel settore viti-vinicolo e la missione pastorale svolta da don Lorenzo Annarella, per 50 anni parroco di Sant’Ilario.
Ma si avvicina il Natale e non poteva mancare la rievocazione delle feste religiose e delle tradizioni più antiche alle quali le nostre nonne non trascuravano di dare continuità e di tramandare alle generazioni più giovani.
Dalle “Ragazze del centralino”, un gustoso reportage sulle voci amiche che passavano le telefonate ai pochissimi abbonati del 1960, si passa poi al culto di S. Caterina nella Terra di Rio e si ristabilisce la verità storica sulle origini dei rifugi dei pastori che impreziosiscono le nostre colline.
Questo e tanto altro nella rivista fresca di stampa.
A Natale, regalati e regala “Lo Scoglio”, sarà una strenna gradita per chi ama conoscere le proprie radici.
Umberto Gentini