Oggi è il giorno di Natale.
Questa mattina ho dipinto molto, ho finito una tela di 150 cm, ho concepito un nuovo lavoro e poi ho buttato giù un povero Cristo che è qui allegato.
Ritornato a casa ho trovato una tavola abbondantemente imbandita come si addice a questa festa.
Tra un piatto e l'altro ho pensato a quella varia gente che si trova al tavolo malgrado la propria volontà, o per dovere nei riguardi dei figli o per i vari interessi.
Quanta falsità, quante maschere e quanti pochi visi si incontrano in armonia, quanti non hanno l'abbondanza di tanti cibi, quanti vivono soli, quanti sotto i ponti e via...
Secondo me (mangiari a parte) queste feste dovrebbero essere di religiosa meditazione e di grande umiltà come fu la figura del Cristo, ma Cristo dalla grotta è stato catapultato nel grande fasto che è fonte di grandi guadagni o magari tra i suoi rappresentanti del grande Vaticano.
Chissà perché proprio in queste occasioni la mia sofferenza è rivolta all'Umanità?
Allora il dipingere con impeto, secondo il mio drammatico animo, mi aiuta a sopravvivere e a sublimare il mio dolore.
A questa età di 80 anni di molto intensa vita ne ho viste troppe nel mondo … da quando sono nato in tempo di guerra e in piena disoccupazione.
Ormai penso di vedere cosa si nasconde nell'uomo e le relative azioni.
Ci sono ancora le guerre e la fame e di contrasto le grandi ricchezze (che rabbia mia viene a pensare che alcuni nostri parlamentari guadagnino sino a 60.000 euro al mese quando tanti muoiono di fame!).
Pensate per un momento, voi di Portoferraio come me, quanta falsità quanta invidia e cattiveria circola tra le dodicimila persone di questo nostro borgo.
Quanti hanno bisogno del famoso “piedistallo” di cui una volta parlai su questo giornale!
Quanti promettono mari e monti senza mantenere poi la parola!
La parola, vedi articolo mio su Elbareport del 11-2-2014 (http://www.elbareport.it/eventi-societa/item/8288-italo-bolano-riflessioni-sulla-parola) quanto vale oggi?
Eppure una volta era sacra, addirittura “legale”; con essa si potevano stipulare i contratti.
Beh, smetto di sfogarmi anche perché qualcuno mi potrebbe considerare un “poveraccio” o un … rompicoglioni.
Ricordiamoci, in fine, che per diventare grandi bisogna imparare ad essere piccoli e che le mani che aiutano sono più sacre delle preghiere.
Italo Bolano