Solo dieci giorni fa Elio Mazzei ha parlato ai ragazzi delle scuole superiori alla De Laugier. Quando ha preso la parola è calato un silenzio denso di emozione, perché le sue parole semplici erano capaci di toccare le anime.
Ha raccontato la sua esperienza di due anni passati nei campi di lavoro nazisti in Germania. Ha parlato di fame, sete, freddo, umiliazioni, disperazione. Senza autocommiserazione, senza rancore, con un fenomenale senso dell'umorismo e un profondo amore per la vita, per la bellezza e per la poesia.
Raccontare l'orrore della guerra che aveva visto coi suoi occhi e provato sulla sua pelle era diventato una missione. Dopo aver scritto "Il mio lager", Elio è andato a parlare con i ragazzi nelle scuole tutte le volte che ha potuto. Per ricordare, per non dimenticare.
Ieri si è spento nel sonno. Grazie Elio.
Il libro "Il mio lager" è scaricabile qui: http://www.mucchioselvaggio.org/FOTO_C5/F_index.html