L’ALBA DELL’UNITA’ D’ITALIA ALL’ELBA (1859-1860)
Il 26 giugno 1859, al gonfaloniere di Portoferraio arriva dal Governatore militare e civile dell’Elba l’invito a festeggiare:
“Governo Civile e Militare dell’Elba
Al Sig Gonfaloniere
Della Comunità di Portoferraio
Ill.mo Signore
Essendo determinazione di questo Governo di solennizzare con ogni maggiore dimostrazione festiva la
vittoria riportata dagli Eserciti Alleati sulla destra del Mincio (1)contro il comune Inimico, io debbo invitare VS Ill.ma a voler dare le opportune disposizioni affinchè la Banda Civica si porti a mezzogiorno al Consolato Francese e Sardo (2) ed in ogni Chiesa si annunzi col suono delle campane il fortunato evento, onde il Popolo tutto il conosca e la nostra esultanza divida.
Mi pregio confermarmi con distinta considerazione.
Di VS Ill.ma
Portoferraio Lì 26 giugno 1859
Dev.mo Servitore
G Niccolini”
(Corrispondenza ministeriale del governatore anno1856, 1857,1858, 1859. A 192. Anno 1859.)
Marcello Camici
1) Gli eserciti alleati sono quelli del regno sardo-sabaudo di re Vittorio Emanuele II e di Francia con imperatore Napoleone III.
Questi eserciti il 24 giugno 1859 si scontrarono con quello austro-ungarico dell’imperatore Francesco Giuseppe e lo sconfissero nella sanguinosissima battaglia di Solferino e San Martino. A questa battaglia fece seguito una tregua di pochi giorni che sfociò nell’armistizio di Villafranca (...)luogo a metà strada fra il quartiere alleato e quello austriaco.L’armistizio pone fine alla seconda guerra per l’indipendenza d’Italia.
2) Portoferraio in quanto importante porto del Granducato di Toscana prima e del Governo Toscano ora, è sede di vari consolati di potenze straniere tra cui quella francese e sardo-sabauda