Regista autodidatta e autoprodotto dal 2013, il livornese Simone Bianchi si muove per passione, passione per il cinema come per la vita, quella con dentro le persone vere. E se una di queste gli capita di incontrarla per caso all'Elba, già magica di per sè nel suo argonautico arrivare sullo scoglio, ci scappa la voglia di lasciar traccia di quell'incontro: con un docu-film (breve, perchè senza lilleri non si lallera), film che che si chiamerà 'L'altra isola' e che -di fronte ad un discreto pubblico- è stato visto ieri sera in anteprima al Cinema Nello Santi di Portoferraio, grazie ai gestori hanno avuto la sensibilità di invitare il regista e le sue opere.
Due i protagonisti di questo film (oltre agli attori in carne ed ossa, come Giovanni Ferrara, anche lui alla prima elbana) costato 7 mesi di lavoro e qualche migliaio di euro: l'isola d'Elba e Santino Valli, lo storico calzolaio artigiano di Via Guerrazzi, a Portoferraio, che dal suo stretto laboratorio osserva il mondo di passaggio, soprattutto i piedi come nel film di Nanni Moretti, e con mani sapienti e abili ci ricorda appunto l'altra isola, quella delle persone che con il loro lavoro danno una profondità alla cartolina Elba.
Il film è ben fatto, con un montaggio sapiente, una bella fotografia, una musica avvolgente e senza tempo come il vento che il traghetto evoca arrivando e, ahimè, andandosene. Ma si può sempre tornare, come Simone che da bimbo veniva tutte le lunghe estati dai propri nonni.
La parte finale del film non è proprio ottimistica, la musica diventa quella da discoteca e le scarpe che la ballano senza più cuciture e chiodi a tenere davvero insieme tomaia e suola-tacco, metafora di un mondo che governato da pochi ricchi (Oxfam insegna) ritiene di non aver più bisogno dell'intelligenza operaia e artigiana, più lenta e quindi produttrice di meno profitti... ma la resilienza è sempre possibile, a cominciare dal fatto di servirsi del calzolaio e/o di insegnare a qualche giovane il mestiere (il cruccio di Santino Valli).
La terza opera di questo regista-lavoratore (macchinista presso le FF SS) anomalo è una pausa nella cifra delle suoi precedenti 'corti': la Giostra, visto anch'esso nella serata, e 'Jobs Attack. che fortuna un posto di lavoro!', entrambi paradossali ed efficaci denunce della crescente perdita di diritti e dignità sul lavoro, a cominciare dal ricatto di avercelo, appunto, un lavoro.
'L'altra isola' approda il 20 maggio, invitato fuori concorso, al Pietrasanta Film Festival alla terza edizione della manifestazione organizzata dall' Associazione culturale versiliese Mondo Cinema. la promessa del regista è quella di tornare presto sullo scoglio con il film, per condividerlo magari con gli studenti di qualche scuola.